Covid, i tre scenari fino al 2027/ “Gravi rischi in caso di vaccini sotto il 60%”

- Davide Giancristofaro Alberti

Ecco i tre scenari covid previsti dagli esperti fino al 2027: scopriamo insieme come potrebbe evolvere il virus nei prossimi cinque anni

coronavirus covid vaccino 18 lapresse1280 640x300 Vaccinazione all'Ospedale Niguarda di Milano (LaPresse)

La pandemia di covid sta decisamente migliorando, alla luce dei minori ospedalizzati e del calo delle vittime, ma è tutt’altro che finita. L’appello a mantenere la guardia altissima nonostante un clima di fiducia, è scattato dall’International Science Council, organizzazione che riunisce più di 200 associazioni scientifiche nazionali e internazionali, e che ha elaborato un documento in cui si delineano i tre possibili scenari pandemici da qui fino al 2027, quindi nel giro dei prossimi 5 anni. “I governi – fanno sapere gli addetti ai lavori – non devono fingere che la crisi sia finita solo perché la mortalità si è ridotta: per molti cittadini ci saranno ancora molti anni di difficoltà e sfide”.

Ma vediamo quali sono i tre possibili scenari covid, a cominciare dal primo, quello più ottimistico, che parte dal presupposto che le vaccinazioni globali aumentino nei prossimi anni, arrivando a toccare quota 80%. In questo caso secondo l’Isc, il virus non scomparirebbe ma diverrebbe molto più gestibile, ed inoltre, si salverebbero più vite umane e l’economia mondiale andrebbe molto meglio. Il secondo scenario è quello ritenuto più probabile, e prevede un tasso di vaccinazione globale che non superi il 70%, e in quel caso il covid potrebbe diventare endemico con dei picchi stagionali che trovolgerebbero gli ospedali, un po’ come accaduto di fatto negli ultimi anni.

COVID, I TRE SCENARI FINO AL 2027: SE LE VACCINAZIONI DOVESSERO RIMANERE BASSE…

Secondo l’International Science Council, questo secondo scenario richiederebbe dei “vaccini aggiornati e l’uso di farmaci antivirali”. Inoltre, si corre il rischio di una “esacerbazione delle disuguaglianze globali”, con i governi più ricchi restii nell’aiutare i più poveri.

Infine il terzo scenario che è quello più pessimista, e che ipotizza un calo delle vaccinazioni per via della crescita di correnti politiche nazionalistiche e populiste, e in parallelo l’aumento delle tensioni geopolitiche. Se meno del 60% della popolazione globale venisse vaccinata contro il covid 19, il virus rimarrebbe per la maggior parte incontrollato, provocando così continue ondate in tutto il mondo.







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