AMANDA KNOX FESTEGGIA IN CARCERE CON UN CAPPUCCINO – Un cappuccino alla macchinetta del caffè. Così Amanda Knox ha festeggiato il suo compleanno nel carcere di Perugia, assieme al suo avvocato Luciano Ghirga. La giovane, condannata a 26 anni di carcere, come Raffaele Sollecito (condannato a 25) per l’omicidio di Meredith Kercher, è nata a Seattle il 9 luglio del 1987. Stamane ha sentito a telefono il padre, il suo vero regalo. «Il vero regalo per Amanda – ha dichiarato Ghirga – è la telefonata che ogni sabato può fare con il padre, Kurt Knox, che sta in America. Quando stamani alle 9 ci siamo incontrati, stava facendo attività di gruppo, dove può coltivare una delle sue grandi passioni, il canto». L’avvocato ha inoltre spiegato che, ieri, le ha fatto visita la madre, Edda Mellas, assieme al patrigno e alla sua amica del cuore. «Che cosa le ho augurato? – ha concluso il legale – Che il prossimo compleanno lo possa fare a casa sua, a Seattle». Il medesimo auspicio che le ha rivolto il presidente della Fondazione Italia-Usa, l’onorevole del Pdl Rocco Girlanda. Il deputato è fermamente convinto che la ragazza sia innocente, e nel suo impegno perché sia liberata fa parte anche un libro scritto da lui sulla vicenda. La sua decisione di andarla a trovare suscitò, in passato, non poche polemiche. «Oggi non sono potuto andare a trovarla ma ci siamo incontrati due giorni fa e la vedrò di nuovo lunedì prossimo», ha detto. «Posso solo confermare che dopo gli esiti della perizia su alcuni reperti oggetto dell’indagine, Amanda è molto più serena che in passato per quanto riguarda l’esito del processo d’appello».
Il riferimento è alla recente notizia secondo la quale, in base alle analisi dei periti, vi sarebbero stati degli errori madornali nella valutazione delle tracce biologiche sul coltello con il quale Meredith sarebbe stata uccisa e su un gancetto del suo reggiseno, elementi sufficienti, secondo il giudice e l’accusa, per condannare Amanda.