FURTO BOLZANO/ Romeno ruba un würstel e due pomodori: condannato a undici mesi di carcere
Un romeno di circa vent’anni è stato sorpreso mentre rubava un wurstel e due pomodori. Arrestato, è stato condannato a undici mesi di carcere. E’ successo in un supermercato di Bolazano

Una condanna eccessiva? Sembrerebbe proprio di sì, anche pensando allo stato della giustizia italiana, ai suoi processi decennali, a certe condanne che non arrivano mai. Questa volta la condanna è arrivata prontamente e anche decisamente pesante. Undici mesi di carcere per una refurtiva pari al valore di un euro e mezzo. E’ quanto è stato condannato a scontare un romeno beccato a rubare in un supermercato di Bolzano. Si tratta di un ventenne residente nella città dell’Alto Adige da qualche tempo che evidentemente spinto dalla fame è stato visto da un commesso mettersi in tasca un würstel e due pomodori. Prontamente fermato e denunciato: è quindi arrivata la condanna a undici mesi di galera. In realtà sembra che dopo essere stato scoperto dal commesso, il giovane sia stato fermato solo dopo una collutazione, insomma aveva cercato di sfuggire e avrebbe risposto con la violenza al tentativo di fermo. E’ dunque più probabile che la condanna sia stata somministrata per la reazione violenta che per il furto stesso. In questi tempi di crisi, dove sempre più persone faticano ad arrivare alla fine del mese, dove già recentemente anche alcuni anziani sono stati beccati a rubare poche cose da mangiare, una condanna a undici mesi di galera per una refurtiva del valore pari a un euro e mezzo sembra davvero una presa in giro, o comunque una pena minacciosa che getta solo il terrore e non tiene conto di una difficoltà condivisa da molti. Quella di riuscire a mangiare. C’è anche chi, con un bimbo appena nato, è stato trovato a rubare pannolini: anche in quel caso la condanna non è stata da poco, ben quattro mesi. E’ successo lo scorso agosto a Brescia, dove un uomo con la moglie disoccupata e il suo stipendio da soli 600 euro come lavapiatti non gli permettevano di comprare i pannolini per il figlio appena nato. Si trattava di un cingalese e anche in questo caso per arrestarlo c’erano volute le maniere forti: era stato infatti accusato di aver colpito con un pugno all’addetto alla sicurezza.
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