SANTO DEL GIORNO/ Il 2 febbraio è la Presentazione al Tempio di Gesù (Festa della Candelora)

- La Redazione

Oggi 2 febbraio si celebra la festa della presentazione al tempio di Gesù, altrimenti detta della Candelora. Ecco spiegato il motivo di questa ricorrenza particolare

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La Chiesa cattolica, il 2 febbraio celebra il giorno della Festa della Presentazione al Tempio di Gesù, detta anche ‘Candelora’ per la classica benedizione e processione delle candele. Da altre parti viene definita come la ‘Festa delle Luci’, conosciuta in Oriente e dagli antichi greci con il nome di ‘Ipapante’.

Denominata fino alla riforma dei calendari del 1970 come Festa della Purificazione della Santissima Vergine Maria, la festività cade esattamente quaranta giorni dopo la nascita del Cristo, il Santo Natale che, come tutti sanno, cade il 25 dicembre. Si chiamava così perché secondo gli Ebrei una donna era da considerarsi impura del suo sangue mestruale per i 40 giorni successivi al parto di un maschio e per purificarsi era costretta a recarsi al Tempio. Si trattava anche di un atto di obbedienza e di umiltà.

Agli inizi del V secolo, la Festa della Presentazione veniva celebrata il 14 febbraio, esattamente 40 giorni dopo il giorno dell’Epifania. Queste notizie sono state tramandate da Egeria, che nel suo ‘Itinerarium Egeriae’ fa riferimenti espliciti alla ‘Candelora’ parlando del Rito del Lucernare e di lampade e ceri da accendere per formare una luce grandissima. Un rito che assomiglierebbe alle antiche fiaccolate che si effettuavano nel periodo dei Lupercali, che corrispondeva a metà febbraio ed era molto in voga nell’antica Roma. Ovidio sottolineò l’importanza del valore della purificazione, citando anche la ‘februatio’ dalla quale deriva il mese di febbraio.

I Lupercali furono aboliti verso la fine del V secolo da Papa Gelasio I, che adottò ufficialmente la festa della Candelora. Nel VI secolo, l’imperatore romano Giustiniano anticipò la ricorrenza all’attuale 2 febbraio e rese questo un giorno festivo per tutto l’Impero d’Oriente. Verso la metà del VII secolo, divenne giorno di festa anche a Roma e papa Sergio I fondò la più antica processione penitenziale romana, dalla chiesa di Sant’Adriano al Foro a quella di Santa Maria Maggiore. Nel X secolo si iniziò a parlare della benedizione dei lumini e delle candele, ispirata alla lode di Simeone per il Cristo, simbolo di una luce nata per illuminare tutti i fedeli e le anime.

Il giorno successivo, il 3 febbraio, si festeggia San Biagio, simboleggiato anch’egli dalle candele che hanno un potere taumaturgico se sono state benedette il giorno precedente. Secondo una leggenda, Beda il Venerabile affermò che la processione non era altro che una vera e propria opposizione alla già citata processione dei Lupercalia, che si evidenziava per gli eccessi e le sfrenatezze: ma la fonte non trova ancora oggi conferme sicure. La Festa della Purificazione fu festeggiata anche nell’età antecedente al Cristianesimo. Ad esempio, nella tradizione celtica, la Candelora, da loro definita ‘Imbolc’, simboleggiava il passaggio dall’inverno alla primavera, dall’età di letargo del freddo a quella di risveglio del caldo e della luminosità. Nell’età romana, Giunone, la dea Februa, era celebrata alle calende di febbraio, cioè il primo giorno di quel mese. Parlando di tradizioni attuali, in Francia la Chandeleur è semplicemente la giornata nazionale delle crêpes e della loro preparazione.





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