• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Cronaca » IL FATTO/ Genova, cancellato il volto di Mattia: essere amici è una colpa?

  • Cronaca

IL FATTO/ Genova, cancellato il volto di Mattia: essere amici è una colpa?

Giuseppe Frangi
Pubblicato 29 Marzo 2014
murales

Infophoto

Genova. Su un pilone, in prossimità del luogo dell'incidente in cui ha trovato la morte, alcuni amici di Mattia avevano dipinto il suo ritratto. Ma è stato cancellato. GIUSEPPE FRANGI 

Questi i fatti in sintesi: il 4 ottobre scorso, in un incidente d’auto in via di Francia a Genova, moriva un ragazzo di 23 anni, Mattia Medici. Via di Francia è la strada che corre sotto la soprelevata che attraversa la città, e su uno dei piloni, in prossimità del luogo dell’incidente, gli amici di Mattia, un gruppo di writer milanesi, ne avevano dipinto un ritratto. Un gesto semplice d’affetto che aveva riscosso la simpatia di tutti. Ma qualche premuroso funzionario un paio di giorni fa ha pensato bene di dare una mano di bella vernice grigia uniforme per cancellare l’immagine “dipinta senza permesso”.


Davide Barzan: individuati gli autori del rogo alla sua auto/ Chi è Chieffi: "Mi ha rubato 100mila euro…"


Sulla stupidità di tanta solerzia è inutile anche discutere: oltretutto è un gesto che ha ferito anche la madre del ragazzo aggiungendo dolore all’immenso dolore con cui deve convivere. Ma il ragionamento che andrebbe fatto deve partire da un altro punto: cioè dal bisogno di quei ragazzi di mostrare il volto del loro amico in un contesto pubblico. È un bisogno molto umano, che evidentemente non aveva nessuna valenza di denuncia; un bisogno che tutti avvertiamo nel momento in cui perdiamo una persona a cui vogliamo bene. È un bisogno antico come la storia dell’uomo, se pensiamo ad esempio a quelle meravigliose immagini dei defunti dipinte a El Fayum, nell’Egitto romano, arrivate sino a noi. Ogni amico ha un volto ed è un volto che neanche la morte può cancellare, sembrano dire con quel loro esercizio istintivo quei ragazzi che volevano bene a Mattia. Rappresentare il volto non risponde solo al desiderio di renderlo presente, ma porta a galla un altro desiderio sommesso, non dichiarato, forse neanche consapevole: che quel volto non si perda inghiottito dal tempo. Che sia un volto per l’eternità: c’è come uno struggimento nella sincerità di quel gesto di dipingere il volto dell’amico, che non riesco a spiegare se non in questo modo.


Garlasco, Raffaele Sollecito: "Io come Alberto Stasi"/ "Un altro innocente in carcere, stesso errore"


Ho sempre pensato che bisognerebbe un giorno documentare il modo con cui le persone, nelle nostre città, ricordano le vittime della strada. Sono sempre installazioni povere, improvvisate, spesso di dubbio gusto, ma che comunicano immediatamente una commozione. Una componente che non manca quasi mai è proprio la fotografia: e vedendola viene subito da pensare a che tipo fosse, perché passasse proprio di lì. E viene da pensare a chi – la mamma, un amico, una fidanzata… – abbia messo quell’immagine. E che senso di consolazione abbia provato a compiere quel gesto. Sono piccoli atti di una pietà che non ha più parole per dirsi, ma che l’uomo non può censurare. Non può tener dentro, deve in qualche modo condividere.


Jubilant Sykes è morto: il cantante nominato ai Grammy accoltellato in casa/ Arrestato il figlio Micah


Colpisce che in questi piccoli cimeli non ci sia mai spazio per il rancore verso chi, a volte, ha provocato quel dramma. Semmai c’è spazio per qualche aggettivo sopra le righe, un po’ guascone, per qualche battuta sin troppo amicale (“ciao bestia” avevano scritto gli amici sotto il ritratto di Mattia).

Nelle persone oggi c’è spesso un’afasia davanti all’esperienza del dolore; si resta come ammutoliti, senza parole che aiutino a trovare un bandolo di senso. Così gli altarini sono come dei tentativi ingenui di dire la cosa che non si riesce più a dire. Poi il tempo allenta la pressione del dolore, e la città si rimangia poco alla volta immagini, fiori, scritte. Così sarebbe accaduto anche al volto di Mattia: e non c’era bisogno di quell’inutile gesto anonimo di un funzionario stupidamente solerte.

PS: Passando ad una questione molto più prosaica di arredo urbano, il miglior modo per mettere freno al caotico imbrattamento di muri, è quello di dare spazio a chi sui muri dipinge invece immagini che abbiano un senso e magari siano anche belle. I writer vanno incoraggiati, incentivati, a dare colori alle nostre città. Fate un giro alla Garbatella a Roma e vedete come un quartiere sotto tanti aspetti fatiscente, possa trovare un suo riscatto grazie a quei grandi murales, pieni di colore e fantasia.


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Cronaca

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Cronaca

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net