BERLUSCONI/ La Corte d’appello riduce l’assegno di mantenimento: “solo” due milioni al mese

- La Redazione

La Corte d’appello di Milano con sentenza di secondo grado riduce di un terzo la cifra mensile che Silvio Berlusconi deve versare all’ex moglie Veronica Lario, ecco di cosa si tratta

veronicalario_zoomR439 Foto InfoPhoto

Soddisfazione per Silvio Berlusconi che spesso in passato si era lamentato di essere stato obbligato dal tribunale a sborsare troppi soldi per il mantenimento della ex moglie Veronica Lario. Adesso infatti la Corte di appello di Milano ha deciso che in effetti tre milioni di euro al mese come era stato deciso sono troppi: via dunque 36 milioni all’anno dei 108 che l’ex premier deve tirare fuori. In sostanza, fatti i conti, Veronica dovrà “accontentarsi” di due milioni di euro al mese. Come si sa, durante la separazione in attesa del divorzio, la legge tende a garantire alla ex moglie un livello di vita il più possibile simile a quello vissuto fino a prima della rottura, cioè durante il matrimonio. Poi eventualmente si fissano parametri diversi. Nel dicembre 2012 come si ricorda il tribunale le assegnò il diritto a ricevere uno stipendio mensile di tre milioni di euro e Berlusconi fece appello: la sentenza di seconda grado resa nota adesso gli dà ragione e riduce a due milioni al mese l’assegno di mantenimento. Secondo indiscrezioni gli avvocati di parte stanno ragionando su una cifra definitiva da saldare in un unico passaggio invece di  versare un assegno mensile per il resto della vita della ex coppia.







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