Isis news / Rischio attentati: un ramo esterno dello Stato Islamico spedito in Europa? (ultime notizie oggi, 1 aprile 2016)
Isis news, rischio attentati: lo Stato Islamico più debole in Siria e più forte in Europa? L’analisi della situazione dopo gli attacchi terroristici a Bruxelles

Ci sarebbe un ramo esterno dell’Isis dietro i recenti attacchi terroristici in Europa. A sostenerlo è l’esperto di terrorismo internazionale alla IHS Jane’s, casa editrice britannica specializzata in argomenti relativi al trasporto ed al mondo militare, Ludovico Carlino, contattato da Il Fatto Quotidiano. L’esperto analizza la questione relativa all’addestramento dell’Isis: “Sono alcuni mesi che informazioni d’intelligence ed una serie di indicatori rivelerebbbero l’esistenza di una sorta di ramo esterno dello Stato Islamico, ossia un gruppo di combattenti del gruppo spediti da Siria ed Iraq direttamente in Europa con l’obiettivo attaccare ‘il cuore della cristianità e dei crociati’. Sarebbe dunque questo network ad avere anche l’incarico “di reclutare costantemente nuove leve” con l’obiettivo di realizzare attentati nel Vecchio Continente.
Un avanzamento in Europa e un corrispondente indebilomento in Siria ed Iraq: sarebbe questa la situazione dell’Isis dopo gli attentati avvenuti a Bruxelles. Ad analizzare le attuali condizioni dello Stato Islamico e della guerra che sta conducendo contro l’Occidente è Ludovico Carlino, esperto di terrorismo internazionale alla IHS Jane’s, casa editrice britannica specializzata in argomenti relativi al trasporto ed al mondo militare, contattato da Il Fatto Quotidiano. Per quanto riguarda l’Isis dunque, secondo l’esperto “mentre lo Stato Islamico parrebbe avanzare in modo preoccupante in Europa, in Siria ed Iraq continua a perdere terreno. Le notizie di Palmira sono sulla bocca di tutti e sembra che il cerchio si stia stringendo anche intorno a Mosul anche se per quanto riguarda il feudo sunnita l’operazione sarà di lungo periodo. Paradossalmente però chi ci garantisce che un indebolimento dello Stato Islamico in Siria ed Iraq non porti, di conseguenza, all’intensificazione delle operazioni in Europa? Nessuno. Gli scenari (a partire dall’evoluzione della situazione in Libia) sono troppo mutevoli e troppo complessi”.
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