MARIA UNGUREANU / Morta a dieci anni: due giostrai rumeni in fuga su un furgone bianco dopo il delitto? (Oggi, 7 luglio 2016)

- La Redazione

Maria Ungureanu, ultime news: testimonianza importante nel giallo della bambina trovata morta in una piscina a San Salvatore Telesino. Vista insieme a due ragazzi prima della scomparsa.

mariaungureanu Maria Ungureanu

Le indagini sulla morte di Maria Ungureanu potrebbero essere finalmente arrivate ad una svolta. Se finora a finire nel registro degli indagati era stato Daniel Ciocan, il 21enne amico di famiglia della bambina, i veri responsabili potrebbero essere legati sempre alla comunità rumena ma non di San Salvatore Telesino. E’ questa l’importante indiscrezione raccolta dal settimanale Giallo. Gli abitanti del piccolo centro in provincia di Benevento avrebbero iniziato a parlare e un testimone avrebbe rivelato ai Carabinieri: “Poco prima del ritrovamento del cadavere della bambina è stato notato un furgone bianco allontanarsi in tutta fretta da quella zona”. La zona sarebbe il resort nella cui piscina sarebbe stato rinvenuto il corpo nudo della piccola Maria Ungureanu e la vettura potrebbe appartenere ai due aiutanti giostrai rumeni che si sarebbero dati alla fuga dopo il delitto. Queste ovviamente, allo stato attuale sarebbero solo ipotesi ora al vaglio degli inquirenti che indagano al caso che è già stato ribattezzato come uno dei più cruenti in Italia.

Il caso della bimba rumena di dieci anni uccisa, Maria Ungureanu, a Benevento è davvero uno dei già atroci e complessi delitti – parola dei Ris – degli ultimi anni. Una piccola vita fermata e uccisa barbaramente per un movente ancora tutto da chiarire: continuano ad essere due le piste in campo, dal giovane accusato di violenza e omicidio Daniel, amico di famiglia, ma ancora a piede libero e dunque con gli inquirenti assai indecisi se arrestarlo o meno, e poi l’ultima pista spuntata dopo le parole del super testimone citato dal settimanale Giallo e che inchioderebbe due giovani aiutanti dei giostrai di quel paesino a San Salvatore Telesino. Resta da capire dunque il movente che ha spinto ad uccidere la povera Maria Ungureanu, vittima innocente dell’ennesima violenza: resta purtroppo in coeso d’opera la prima ipotesi, quella che parla di una violenza tentata a cui la bomba si sarebbe sottratta e a quel punto scatenando la furia omicida. Nelle prossime ore ci saranno gli interrogatori per i due avvistati e forse qualcosa di più si potrà sapere su questo lo ripetiamo orrendo caso di cronaca: le analisi sui vestiti e il corpo di Maria rileveranno segni di violenza?

Nella mattinata di ieri, i Carabinieri sono tornati nel resort di San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento, nella cui piscina fu ritrovata senza vita Maria Ungureanu, la bambina di quasi dieci anni morta annegata. Le indagini sul caso che a detta dei Ris di Roma sarebbe uno dei più cruenti, procedono serratissime al fine di stabilire con esattezza quanto successo la sera del 19 giugno scorso in cui di Maria Ungureanu si persero le tracce per poi ritrovarla poche ore più tardi, senza vestiti, nelle acque della piscina del resort che affaccia su Piazza Salvatore Pacelli. Per tale ragione le forze dell’ordine insieme al reparto della Scientifica avrebbero compiuto ieri un sopralluogo, come rivelato dal sito IlQuaderno.it. Nel registro degli indagati continua a restare un solo nome, quello di Daniel Petru Ciocan, il 21enne rumeno ed amico della famiglia della bambina uccisa, il quale ad oggi continua a definirsi innocente. Il fatto che il giovane continui ad essere a piede libero nonostante le gravi accuse di omicidio volontario e violenze sessuali, porterebbe a pensare ad una nuova pista seguita attualmente dagli inquirenti, dopo aver finora analizzato nei minimi dettagli l’alibi fornito dal giovane. Se finora era stata avanzata la pista di alcuni giovani rumeni a bordo di un furgone, il settimanale “Giallo” con le sue nuove rivelazioni potrebbe confermare l’ipotesi al vaglio degli investigatori che lavorano al complesso caso della morte e delle reiterate violenze a scapito di Maria Ungureanu. A detta del settimanale, ci sarebbe un supertestimone pronto a giurare di aver visto la bambina insieme a due ragazzi la sera in cui fu poi trovata senza vita. Si tratterebbe di due ragazzi stranieri molto giovani che avrebbero lavorato con i giostrai posizionati pochi distanti dal resort in occasione della festa del santo patrono che si stava svolgendo in quei giorni a San Salvatore Telesino. L’indiscrezione sarebbe stata riferita a Giallo anche dall’avvocato della famiglia di Maria Ungureanu, Fabrizio Gallo: “Sì, è vero: alcuni testimoni hanno detto di aver visto Maria proprio la sera del delitto in compagnia di due ragazzi nel piazzale dove erano state montate le giostre in occasione della festa di Sant’Anselmo. Si tratterebbe di due giovani, forse appena maggiorenni, che lavoravano con i giostrai. Sono entrambi di nazionalità romena e sarebbero sfuggiti agli accertamenti dei carabinieri perché lavoratori in nero e, quindi, non censiti ufficialmente dal gruppo di giostrai. Il giorno dopo l’assassinio della bambina hanno lasciato il paesino”. La verità potrebbe risiedere proprio dietro questa importante testimonianza?







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