E’ ancora giallo sulla morte di Maria Ungureanu, la bambina di dieci anni trovata morta lo scorso 19 giugno in una piscina di un resort a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento. Al momento l’unico indagato con l’accusa di omicidio volontario e violenze è Daniel Ciocan, 21enne amico della famiglia della vittima. Le indagini proseguono però seguendo anche un’altra pista, quella dei ragazzi rumeni legati ai giostrai presenti in paese in giorno in cui Maria Ungureanu è morta, in occasione della festa del santo patrono. Altre novità sul caso riguardano le violenze che la bambina avrebbe ricevuto. La sera in cui è morta Maria Ungureanu non fu violentata: non vi sarebbero infatti tracce di Dna maschile sul suo corpo, particolare che fa pensare che la piccola si sia ribellata a un tentativo di stupro. La trasmissione ‘Quarto Grado’, condotta su Rete 4 da Gianluigi Nuzzi, ha però rivelato che Maria Ungureanu in passato avrebbe subito degli abusi, l’ultimo dei quali risalirebbe a due anni fa.
Le indagini sulla morte della piccola Maria Ungureanu, la bambina di quasi dieci anni di origine rumena trasferitasi con la sua famiglia a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento, proseguono speditissime. Ci troviamo ancora nella fase più importante riservata alle indagini ma dopo l’iscrizione nel registro degli indagati di Daniel Ciocan, accusato di omicidio volontario e di violenze sessuali a carico della piccola Maria, ora la pista seguita appare decisamente un’altra. In base a quanto emerso dalla trasmissione di Rai 1, Estate in Diretta, nei giorni scorsi il papà di Maria Ungureanu sarebbe nuovamente tornato a parlare con i Carabinieri, i quali lo avrebbero aggiornato sull’andamento delle indagini rendendogli note le ultime novità. La pista dei ragazzi rumeni legati ai giostrai presenti in paese lo scorso 19 giugno in occasione della festa del santo patrono, potrebbe portare all’attesa svolta. In base a quanto rivelato dall’avvocato della famiglia della piccola vittima, infatti, gli inquirenti sarebbero in possesso di alcune fotografie che ritrarrebbero alcuni personaggi che avevano lavorato all’interno delle giostre piccole, situate in un’area poco distante dal resort nella cui piscina sarebbe annegata Maria Ungureanu. Il papà della vittima avrebbe riconosciuto uno di loro, già incontrato il giorno precedente al delitto della bambina e che aveva regalato alla stessa Maria un gettone. “Senza accusare nessuno credo che se venissero ascoltati potrebbero rivelare circostanze utili per andare a identificare coloro o colui che ha commesso questi fatti atroci”, ha commentato l’avvocato ai microfoni della trasmissione Rai, specificando che proprio i ragazzi in questione non sarebbero ancora stati sentiti. A prendere la parola è stato anche il padre di Maria Ungureanu, ancora profondamente colpito dalla perdita della sua unica figlia che, come dallo stesso rivelato, coltivava il sogno di diventare pasticcera. “I carabinieri mi hanno fatto vedere un paio di foto dei ragazzi che lavoravano con le giostre”, ha confermato Marius Ungureanu. Dalle foto l’uomo avrebbe riconosciuto i ragazzi già visti il giorno prima della morte di Maria e che avrebbero avuto modo di vedere la bambina dandole un gettone per fare un giro da sola. Il padre ha poi evidenziato un aspetto strano: mentre lui e la figlia erano sulle giostre, uno dei ragazzi era vicino a loro in modo sospetto. “Qualcosa sanno”, ha poi commentato Marius che proprio la sera della scomparsa della bambina aveva notato un furgone bianco che dalle giostre si spostava verso la piazza per poi sparire nel nulla. Marius ha quindi rivolto un appello ai tre ragazzi che sarebbero parenti di Daniel Ciocan ed ora al centro delle indagini affinché possano raccontare quanto successo alla piccola Maria Ungureanu.