DONNA SOFFOCA IL FRATELLO NEL SONNO/ Lo uccide con un sacchetto di plastica, poi avvisa l’amica con un sms

- Dario D'Angelo

Donna soffoca il fratello nel sonno: a Castellamonte, Cristina Mattioda ha ucciso il fratello Mauro con un sacchetto di plastica avvolto in testa. Poi ha avvisato un’amica con un messaggio.

incidente_omicidio_carabinieri_2_lapresse_2017 Immagine d'archivio (LaPresse)

Il paese, Castellamonte, era salito tristemente alla ribalta per essere il paese d’origine di Gloria Rosboch, la prof uccisa dall’ex alunno Gabriele Defilippi e da Roberto Obert nel gennaio 2016. Adesso un nuovo caso di cronaca nera arriva a turbare la vita di una comunità della provincia di Torino che soltanto fino a qualche anno fa poteva dirsi tranquilla. Protagonista Cristina Mattioda, 64enne residente nella frazione di Spineto, che secondo quanto riportato da La Stampa, avrebbe soffocato nel sonno il fratello sessantenne. I carabinieri della compagnia di Ivrea sono intervenuti questa mattina nel suo appartamento intorno alle 8. Accertamenti da parte della procura sono attualmente in corso: all’arrivo dei soccorsi del 118 per la vittima non c’era già più niente da fare. Il sessantenne, secondo quel che si apprende, sarebbe stato ritrovato con un sacchetto di plastica avvolto in testa. 

IL MOVENTE

L’omicidio di Castellamonte è avvenuto intorno alle 4 di notte: quando la vittima, Mauro Mattioda, sarebbe stato soffocato dalla sorella con un sacchetto di plastica avvolto alla testa. L’allarme, secondo quanto riportato da Quotidiano Canavese, è scattato soltanto intorno alle 7:30, quando la donna ha inviato un messaggio ad un’amica confessandole di aver commesso il delitto. I due abitavano in una villetta sita in località Belvedere, al civico 265, in cui abitano 4 persone appartenenti a due nuclei familiari distinti. Per il momento la donna non è stata ancora fermata ma ciò che gli inquirenti stanno cercando di accertare è soprattutto il movente del delitto. L’ipotesi attualmente al vaglio è che il gesto sia scaturito da forti crisi depressive di cui la donna soffriva. Ovviamente toccherà alle indagini cercare di fare luce anche su questo aspetto. 







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