MENINGITE / Pistoia, ricoverato 40enne con virus C: si era vaccinato nel febbraio 2016 (oggi, 7 marzo 2017)

- La Redazione

Meningite, allarme a Pistoia e Padova: ultime notizie di oggi 7 marzo 2017, ricoverato un 40enne toscano, era già vaccinato nel febbraio 2016. Bimbo di 6 mesi in ospedale a Conegliano Veneto

ospedale_ambulanza_prontosoccorsoR439 Immagine di repertorio (LaPresse)

Nuovo caso di meningite, ancora in Toscana e questa volta con un grado maggiore di allerta non tante per le conseguenze del 40enne di Pistoia ricoverato da oggi all’ospedale San Jacopo nel centro di Pistoia, ma per il tipo di ceppo riscontrato. L’uomo infatti si era sottoposto a vaccinazione antimeningococco C lo scorso febbraio 2016, ma nonostante questo precedente, l’uomo è rimasto comunque vittima del virus e ieri dopo il l’escalation della malattia è stato ricoverato d’urgenza in tarda serata nel nosocomio pistoiese. Per l’uomo di 40 anni, residente a San Marcello Pistoiese (Pistoia). è già stata attivata dalla Asl l’inchiesta epidemiologica ed è in corso la profilassi ai conviventi e a coloro che nei 10 giorni precedenti l’esordio dei sintomi nel paziente hanno avuto contatti stretti e ravvicinati con lo stesso. Ritorna l’allarme meningite così in Toscana, l’unica regione italiana per cui negli ultimi anni è stata attivata una task force per cercare di limitare l’insolito picco di malattie e infezioni, con l’approdo alla vaccinazione consigliata e in alcuni casi obbligatoria non solo per i bambini nei primi anni di età.

Non solo Pistoia, nelle ultime ore un altro caso di meningite si è fatto segnalare, per fortuna senza conseguenze gravi: la vicenda di svolge in Veneto, a Conegliano in provincia di Padova. Ha solo sei mesi il bimbo colpito dall’ennesimo caso di meningite da pneumococco. Ricoverato a Conegliano è stato trasferito nel corso della giornata di ieri, lunedì 6 marzo, a Padova; «Non appena avuta la conferma della diagnosi di meningite, vista la serietà della situazione – spiega Francesco Benazzi, Direttore Generale dell’Ulss 2 – abbiamo disposto l’immediato trasferimento a Padova. Grazie all’ottima collaborazione sia tra le varie Unità Operative siamo riusciti ad avere la diagnosi e garantire il trasferimento in un centro specializzato nel giro di pochissime ore», riporta l’azienda sanitaria con il Direttore Francesco Benazzi. Non ci sono problemi di sanità pubblica, garantisca l’USS 2 anche se la profilassi è stata attivata ovviamente per tutti i famigliari e amici che hanno avuto contatto con il piccolo bimbo ricoverato per meningite in queste ore e in condizioni stabili.







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