Editorialista e abortista, una giornalista americana scrive che avere la possibilità di abortire permette alle donne di fare sesso con maggior libertà e piacere, ecco di cosa si tratta

Un lungo elenco di post su twitter della editorialista americana di Cosmopolitan Jill Filipovic permette di capire quanta pochezza ci sia in certi sostenitori dell’aborto. Tutto è cominciato dopo un articolo della scrittrice pro life Lori Szala sul New York Times in cui raccontava di essere stata sul punto di abortire per una gravidanza non prevista, mettendo in discussione la mentalità comune che le donne per poter fare carriera non devono rimanere incinte e nel caso fanno meglio ad abortire. Il vero problema, scrive, è che invece le donne e i bambini dovrebbero avere maggior sostegno da parte della società.



La Filipovic ha cominciato ad attaccare la scrittrice, scrivendo che le donne hanno diritto di abortire per qualunque motivo ritengano, sia per avere maggiore indipendenza economica, libertà personale e, cosa mai sentita prima, per avere una migliore qualità nei rapporti sessuali. “Grazie alla possibilità di abortire, più donne sono in grado di fare sesso senza l’ansia della gravidanza, di godere del piacere unico e fondamentalmente umano che il sesso crea e di tendere alle nostre relazioni senza l’interruzione e la devastazione emotiva che una gravidanza non intenzionale può portare” ha detto.



La Filipovic d’altro canto ha sostenuto durante la campagna elettorale presidenziale che la vittoria di Trump avrebbe portato alle donne “un peggioramento delle loro attività sessuali”. Questo perché nella mentalità tipicamente liberal, sono gli uomini a determinare il ruolo delle donne e soprattutto a combattere la libertà di abortire. Una recente indagine svolta tra elettori conservatori ha invece dimostrato che agli uomini di destra dell’aborto importa poco niente e che anzi molti sono favorevoli. A dichiararsi contro l’aborto sono invece proprio le donne e lo stesso accade in campo liberal, dove a combattere per il diritto di abortire non sono gli uomini ma le donne. E’ dunque una guerra fra donne.

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