MULTA WHATSAPP/ Antitrust: ha indotto gli utenti a condividere dati con Facebook

- Fabiola Iuliano

L’antitrust multa WhatsApp per aver indotto i suoi utenti ad accettare la condivisione dei dati con Facebook. Il colosso dovrà pagare 3 milioni di euro

Smartphone_cellulare_lapresse (LaPresse)

Tempi duri per WhatsApp, che è stato sanzionato dall’Autorità Garante della concorrenza e dal mercato per un comportamento giudicato scorretto nei confronti dei suoi utenti. La App di messaggistica istantanea ha infatti indotto i suoi utilizzatori a credere che, qualora non avessero dato l’autorizzazione alla condivisione dei propri dati con Facebook, non avrebbero più potuto utilizzare il servizio. La decisione nasce in seguito alla chiusura odierna della prima delle due istruttorie dell’Authority, che ha disposto per il colosso della messaggistica una sanzione di 3 milioni di euro. “La società ha, di fatto, indotto gli utenti di WhatsApp Messenger ad accettare integralmente i nuovi Termini di Utilizzo, in particolare la condivisione dei propri dati con Facebook, facendo loro credere che sarebbe stato, altrimenti, impossibile proseguire nell’uso dell’applicazione”, ha spiegato l’Agcm, aggiungendo che la richiesta era accompagnata dalla “necessità di tale accettazione, entro 30 giorni, a pena di dover interrompere la fruizione del servizio”

L’Agcm, nel procedimento che ha portato a una sanzione di 3 milioni di euro per il colosso di messaggistica istantanea Whatsapp, ha spiegato inoltre che, mentre la richiesta di condivisone dei dati su Facebook era accompagnata “dall’informazione sulla necessità di tale accettazione, entro 30 giorni, a pena di dover interrompere la fruizione del servizio”, successivamente è emersa “l’inadeguata evidenziazione della possibilità di poter negare il consenso alla condivisione dei dati con Facebook”. L’Antitrust, così come riporta Repubblica.it, si è inoltre concentrato sulle limitazioni di responsabilità “ampie e generiche”, sulla possibilità di interrompere “senza motivo e senza preavviso” il servizio, sull’utilizzo della legge della California per la risoluzione di controversie e sul diritto di WhatsApp di introdurre modifiche economiche o risolvere il contratto unilateralmente.







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