PAPA FRANCESCO A FATIMA/ Diretta streaming video: il raccoglimento con i fedeli (oggi 13 maggio)

- Niccolò Magnani

Diretta streaming video di Papa Francesco in viaggio a Fatima per il centenario delle apparizioni della Madonna ai tre pastorelli veggenti. Programma di oggi, 13 maggio 2017

santuario_fatima_pixabay Diretta streaming video Papa Francesco al Santuario di Fatima (Pixabay)

Il viaggio di Papa Francesco a Fatima è significativo e lo si è capito quando è caduto il silenzio tra le 600mila persone che si sono riunite di fronte al Santuario. Un silenzio di preghiera e di riflessione, a cui poi ha fatto seguito l’invito del pontefice per la giustizia e la pace. A tal proposito padre Andrzej Majewski, al seguito del Papa, ha dichiarato a Radio Vaticana: «Sono le intenzioni che il Papa porta nel suo cuore e che ha portato anche qui». Non è sfuggita l’emozione di Bergoglio al suo arrivo a Fatima: è sembrato, infatti, contento di aver realizzato questo pellegrinaggio. «Andare a Fatima era un desiderio che portava da tanto tempo nel cuore. Posso in un certo senso confermare questo, perché stavo vicino al Santo Padre quando ha salutato il vescovo di Fatima. Il Papa ha detto: Ho mantenuto la parola!». San Giovanni Paolo II è considerato il Papa di Fatima, ma anche Bergoglio vuole legare il suo pontificato a questo luogo mariano: «Vediamo anche a Roma come è devoto a Maria. Ogni viaggio comincia nella Basilica di Santa Maria Maggiore; ogni viaggio finisce lì per ringraziare la Madonna». (agg. di Silvana Palazzo)

Alla messa presieduta da Papa Francesco a Fatima ha presenziato anche il bambino brasiliano miracolato la cui guarigione avvenne dopo che i suoi genitori chiesero l’intercessione ai pastorelli di Fatima. Come riportato da La Repubblica, protagonista della guarigione inspiegabile fu Lucas Maeda de Oliveira, bambino che all’epoca dei fatti aveva 6 anni. Il 3 marzo del 2013 il bambino, appartenente alla diocesi di Campo Mourao, in Paranà, cadde da una finestra posta a 6 metri e mezzo di altezza riportando un gravissimo trauma cranio-encefalico con perdita di materia cerebrale. Arrivato in ospedale in stato di coma, per il piccolo Lucas le speranze di sopravvivere erano residue, ma si procedette ugualmente ad intervento chirurgico nonostante la struttura sanitaria non fosse attrezzata per il trattamento di lesioni traumatiche così gravi. Subito dopo l’operazione il quadro clinico del bambino rimase particolarmente grave e il rischio di morte concreto. Le ipotesi meno nefaste si traducevano nell’ingresso in uno stato vegetativo permanente o comunque caratterizzato da gravi deficit neurologici e cognitivi. Dopo solo alcuni giorni, invece, in seguito all’intercessione ai pastorelli, il bambino fu dimesso vista la fulminea e assoluta guarigione: il tutto in assenza di terapie specifiche, che motivassero la ripresa della deambulazione autonoma e l’assenza di danni neurologici e cognitivi. (agg. di Dario D’Angelo)

-I due pastorelli di Fatima, Francisco e Giacinta Marto, sono stati proclamati santi da Papa Francesco, presente in Portogallo in occasione del 100esimo anniversario dalle visioni che i bambini ebbero della Madonna. La lettura della formula di canonizzazione è avvenuta questa mattina alle ore 10 locali (le 11 italiane), con il Santo Padre che davanti ad una marea umana, quantificata da Il Messaggero in più di mezzo milione di persone, ha di fatto proclamato santi i primi bambini non martiri in oltre duemila anni di storia della Chiesa. Come riportato da La Repubblica, Papa Francesco ha ricordato come “in quel benedetto giorno di cento anni fa”, la Vergine “presagendo e avvertendoci sul rischio dell’inferno a cui conduce una vita – spesso proposta e imposta – senza Dio e che profana Dio nelle sue creature, è venuta a ricordarci la Luce di Dio che dimora in noi e ci copre”. Fatima – ha proseguito – “è soprattutto questo manto di Luce che ci copre, qui come in qualsiasi altro luogo della terra”. Il Pontefice ha inoltre lanciato un messaggio volto a smuovere gli animi dei fedeli:”Nel chiedere ed esigere da ciascuno di noi l’adempimento dei doveri del proprio stato, il cielo mette in moto qui una vera e propria mobilitazione generale contro questa indifferenza che ci raggela il cuore e aggrava la nostra miopia. Non vogliamo essere una speranza abortita! La vita può sopravvivere solo grazie alla generosità di un’altra vita”. (agg. di Dario D’Angelo)

-Il viaggio di Papa Francesco a Fatima, in Portogallo, è denso di significato: e non potrebbe essere altrimenti visto che a celebrarsi è il 100esimo anniversario dalle apparizioni della Madonna. Sulla “spianada”, davanti a centinaia di migliaia di persone il Santo Padre, come riportato da La Stampa, ha pregato nella cappellina del Santuario affinché la sua benedizione scendesse “su ciascuno dei diseredati e infelici ai quali è stato rubato il presente, su ciascuno degli esclusi e abbandonati ai quali viene negato il futuro, su ciascuno degli orfani e vittime di ingiustizia ai quali non è permesso avere un passato, scenda la benedizione di Dio”. L’appuntamento clou del viaggio di Papa Francesco a Fatima è atteso però per oggi, quando il Santo Padre procederà alla canonizzazione dei due “pastorinhos”, destinatari delle profezie della Madonna, Francisco e Giacinta Marta. (agg. di Dario D’Angelo)

-Papa Francesco, in viaggio pastorale al Santuario di Nostra Signora di Fatima in occasione del centesimo anniversario delle apparizioni dei tre pastorelli Lucia, Francisco e Giacinta, come riportato dall’Ansa davanti a 600 mila persone ha usato le parole della terza profezia, riferendosi a se stesso come ad un “vescovo vestito di bianco” venuto a ricordare “tutti coloro che, vestiti di candore battesimale, vogliono vivere in Dio e recitano i misteri di Cristo per ottenere la pace”. Il Santo Padre nella sua meditazione al Santuario ha detto che “dobbiamo anteporre la misericordia al giudizio e, comunque, il giudizio di Dio sarà sempre fatto alla luce della sua misericordia. Ovviamente la misericordia di Dio non nega la giustizia, perché Gesù ha preso su di Sé le conseguenze del nostro peccato insieme al dovuto castigo”. Il Pontefice, dopo un appello ad interrompere le guerre, ha assicurato che se ci affideremo al Vangelo “percorreremo così ogni rotta, andremo pellegrini lungo tutte le vie, abbatteremo tutti i muri, e supereremo ogni frontiera, uscendo verso tutte le periferia, manifestando la giustizia e la pace di Dio”. (agg. di Dario D’Angelo)

«I russi sono buoni», e poi ancora, “prego per la concordia tra i popoli”: un Papa che può sembrare, al solito, “impegnato” politicamente per una soluzione di Pace nel mondo. Sì, è anche questo, ma non “solo” questo, e il pellegrinaggio dalla Madonna di Fatima incominciato ieri pomeriggio tende proprio ad affermare la centralità della preghiera e della semplicità per provare a cambiare davvero questa realtà, non solo politicamente ma sotto ogni profilo possibile. «Come vescovo vestito di bianco, ricordo tutti coloro che, vestiti di candore battesimale, vogliono vivere in Dio e recitano i misteri di Cristo per ottenere la pace»: così ha recitato la preghiera alla Vergine nella spianata del Santuario di Fatima al suo arrivo in Portogallo, tra una fiumana di pellegrini accorsi fin dalle prime ore del mattino. Una preghiera per la pace nel mondo ma anche per la pace della vita di ogni singola persona: una concordia tra i popoli e nei popoli che oggi, come 100 anni fa durante la prima apparizione della Madonna, il semplice cristiano può richiedere nella sua preghiera al Cielo. Il Papa ieri ha sostato in preghiera nella Cappellina delle Apparizioni, in un silenzio assoluto e quasi surreale, vista la moltitudine di persone presenti nel piazzale. Un silenzio “assordante” che ha ricordato la centralità della preghiera, non senza qualche momento di allegra ironia, come quando in aereo davanti all’inviato della Tass russa che ricordava la richiesta della Vergine Maria nel 1917 di consacrare la “madre Russia” Bergoglio risponde “i russi sono buoni”. È iniziato il 19esimo viaggio apostolico di Papa Francesco, e questa mattina si terrà l’attesissima celebrazione con la canonizzazione dei due piccoli pastorelli veggenti, Francisco e Giacinta.

Papa Francesco è atterrato pochi istanti fa in Portogallo per cominciare il suo speciale viaggio apostolico e pellegrinaggio al Santuario della Nostra Signora di Fatima. Nel consueto briefing e conferenza stampa “improvvisata” in aereo con i giornalisti vaticanisti al seguito dei viaggi papali, Francesco ha voluto dare un semplice ma efficacissimo messaggio prima di questi due giorni di celebrazioni per il Centenario delle Apparizioni della Madonna di Fatima. «Questo è un viaggio un po’ speciale, un viaggio di preghiera a Maria e per tutto il Portogallo», sono solo alcune delle parole dette da Papa Bergoglio poco fa in aereo. «La benedizione del Signore sull’intera Nazione Italiana in particolare su quanti soffrono nel corpo e nello spirito», erano invece state le parole dedicate e inviate al capo dello Stato Sergio Mattarella prima del volo questo primo pomeriggio, cui hanno fatto seguito le altre parole espresse su Twitter, «Chiedo a tutti di unirsi a me, come pellegrini di speranza e di pace: le vostre mani in preghiera continuino a sostenere le mie». Tutto pronto per i primi momenti del viaggio portoghese, con la visita al Presidente della Repubblica e poi il trasferimento verso il santuario dove benedirà le candele e farà recitare il rosario nella prima serata di oggi.

Papa Francesco è partito pochi minuti fa da Roma Fiumicino per dirigersi verso Fatima in Portogallo dove terrà il suo 19esimo viaggio apostolico ufficiale: domani il centenario delle Apparizioni vedrà ancora una volta “richiamato” il lungo dibattito sui cosiddetti tre “segreti” che la Madonna affidò ai tre pastorelli Lucia, Francisco e Giacinta. In particolare il terzo, svelato nel 2000 da Papa Giovanni Paolo II proprio nel suo ultimo viaggio a Fatima, continua a far parlare per un presunto frammento ancora non rivelato completamente: dopo le parole del Cardinal Re, oggi a parlare alla vigilia del viaggio di Francesco al santuario delle Apparizioni è Padre Nuno Rosario Fernandes, direttore del dipartimento di comunicazione del Patriarcato di Lisbona.

«La Chiesa ha stabilito che ciò che volle rivelare San Giovanni Paolo II nel Duemila, e che poi ha confermato l’allora cardinale Ratzinger, è la parola definitiva. Tutto è sepolto lì. Non c’è più niente da rivelare», afferma con schiettezza il responsabile del Dipartimento di comunicazione. Con la visita di Francesco inoltre la Chiesa non solo conferma le apparizioni, «cosa di certo non scontata visto che non sempre questi fenomeni vengono approvati facilmente, ma soprattutto conferma il messaggio che da esse emerge», conclude Padre Fernandes.

Scatta oggi il viaggio di Papa Francesco in Portogallo per il centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima: oggi 12 e domani 13 maggio il Santo Padre vola per un altro viaggio apostolico “concentrato” in poco più di 30 ore per poter rendere omaggio ai pellegrini e ai tre pastorelli che il 13 maggio 1917 incontrarono per la prima volta la Madonna. Avevano 9 e 10 anni i due piccoli fratellini che insieme alla cugina Lucia videro la Madonna quel lontanissimo giorno d’inizio Novecento, in piena Prima Guerra Mondiale, e così fece fino al 13 ottobre di quell’anno ad ogni mese cadenzato. Nella giornata di domani, durante la messa delle ore 10 sul sagrato del Santuario di Fatima, Papa Francesco celebrerà la canonizzazione di Francesco e Giacinta Marto, i fratelli che assume a Lucia Dos Santos rappresentano uno dei culmini della testimonianza cristiana nella storia, oltre che depositari dei famosi “segreti” che hanno caratterizzato anche numerose (loro malgrado) teorie e ipotesi a volte piuttosto fantasiose.

La Madonna a Fatima fece riferimento alle due guerre mondiali: una che stava per finire e l’altra che sarebbe scoppiata un po’ più tardi e che avrebbe causato danni maggiori. Non solo, fece anche capire cosa stava nascendo proprio in quell’anno, il 1917 in Russia con le rivoluzione d’ottobre che aprì l’epoca dell’Unione Sovietica e delle continue persecuzioni contro i cristiani di ogni etnia o razza presente sul vasto territorio sovietico.

«Sappiamo che nella suddetta visione era contenuta anche la previsione che la lotta contro Dio e contro la Chiesa sarebbe giunta fino al punto di voler uccidere il Papa», come ha ricordato di recente il Cardinale Giovanni Battista Re – prefetto emerito della Congregazione per i vescovi – anche il celebre “terzo segreto” è stato reso pubblico facendo riferimento all’attentato gravissimo occorso il 13 maggio 1981 (eh sì, ancora quella data che ritorna, ndr) contro Papa Giovanni Paolo II che miracolosamente scampò alla morte dopo che i proiettili conficcati da Ali Agca sono, in maniera ancora oggi inspiegabile a livello medico, stati deviati graziando il Pontefice polacco, “guidato dalla mano di Maria”, come riferirono alcuni medici all’epoca. E proprio a Maria Bergoglio affida anche questo suo viaggio chiedendo il dono della pace e della speranza per tutti gli uomini: «è “una Madre che ci prende per mano e ci insegna a crescere nell’amore di Cristo e nella comunione fraterna», ha scritto in un messaggio che precede il viaggio a Fatima di oggi e domani.

È la prima volta di Papa Francesco a Fatima per il sesto viaggio di un Pontefice in Portogallo al Santuario delle Apparizioni mariane, Paolo VI nel 1967, Giovanni Paolo II per tre volte (1982, 1991 e 2000, quando fece rivelare il terzo segreto) e Benedetto XVI nel 2010. Parlerà sempre in portoghese, anche qui novità rispetto a tutti gli ultimi viaggi in cui l’italiano è sempre stata la lingua usata da Bergoglio: arriva in Portogallo oggi alle ore 16.30 vicino a Fatima dove incontrerà per primo il presidente della Repubblica portoghese, prima di raggiungere il luogo delle apparizioni. «Nella cappellina reciterà una preghiera, quindi, dopo cena presiederà il Rosario. Al termine della preghiera mariana sarà poi il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, a celebrare una Messa nel santuario», riporta lo speciale programma stilato dalla segreteria Vaticana. L’appuntamento centrale però avverrà domani, sabato 13 maggio, alle ore 10 quando Papa Francesco celebrerà la Messa della Canonizzazione dove due dei tre veggenti di Fatima, i fratelli Francesco e Giacinta Marto, diventeranno santi. Seguirà il pranzo con i vescovi del Portogallo e alle 14,45 la cerimonia di congedo. L’atterraggio a Roma è previsto poco dopo le 19,00.







© RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori