Sull’emergenza incendi in atto nel Napoletano è intervenuto anche il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, destinando parole durissime nei confronti dei responsabili. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, Sepe non ha alcun dubbio sulla condanna di Dio nei confronti di chi credendo di poter agire impunemente, si è macchiato di un crimine terribile, uccidendo il suo stesso ambiente. I responsabili, secondo il Cardinale, sarebbero fuori dalla grazia di Dio ed in peccato mortale. A riportare le sue parole è Il Mattino nell’edizione online, ribadendo la grande rabbia del cardinale che condanna fermamente “questi esseri assassini e violenti” invitandoli ad uscire allo scoperto. Sepe ha quindi rivolto un appello sentito a coloro che “si nascondono dietro le fiamme e il fumo”, auspicando nel recupero della loro dignità umana e in un’autodenuncia tenendo conto della gravità delle loro azioni. La sua indignazione ha raggiunto i massimi livelli per quanto sta accadendo attorno al Vesuvio e in molte altre aree in provincia di Napoli, messe in ginocchio dalle fiamme. I roghi si stanno propagando sempre di più provocando la distruzione di boschi e piantagioni e l’allontanamento di intere famiglie dalle proprie abitazioni sempre più minacciate dal fumo e dal fuoco. A subire il maggiore danno sono ovviamente i cittadini ma anche l’immagine stessa del paesaggio e, come ribadisce lo stesso Sepe, l’intero sistema economico locale provocando un danno irreparabile.
Dietro i distruttivi incendi a Napoli, secondo il cardinale Sepe, non ci sarebbe affatto “il fantomatico destino, che finisce con il diventare un alibi gratuito e ricorrente”. L’arcivescovo lo sa bene chi si nasconde dietro la macabra e distruttiva azione. “L’autore di questa tragedia di così grande proporzione è l’uomo, l’uomo assassino, l’uomo violento, l’uomo egoista, l’uomo che non ha rispetto per niente e per nessuno, l’uomo che aggredisce la natura e viola le leggi”. E’ lui, indipendentemente dal fatto che abbia agito per dolo o colpa, ad essersi messo contro la natura e contro Dio, nonché contro i suoi fratelli ed il bene comune. Sepe ha poi ribadito la vicinanza dell’intera comunità parrocchiale alle popolazioni colpite, rivolgendo infine il suo pensiero ed il suo sentito grazie ai Vigili del fuoco, alle forze dell’ordine, alla protezione civile ed a tutti coloro che sono impegnati nelle operazioni di spegnimento degli incendi e di soccorso alle persone coinvolte dai danni dei roghi in atto.