L’orrenda mattanza di cristiani e cattolici che in Nigeria prosegue nel silenzio da anni è qualcosa che grida una domanda davanti a Dio: un altro prete cattolico rapito e ucciso, un altro simbolo del “male” per i musulmani di Boko Haram che assieme a criminali comuni contribuiscono da anni all’eliminazione “scientifica” dei nigeriani considerati infedeli. Questa volta accade per di più ad un sacerdote che tanto di bene aveva fatto per la sua popolazione povera per lo più e affamata: padre Cyriacus Onunkwo, un semplice prete nigeriano che per di più è stato rapito mentre si recava al funerale del padre nel suo villaggio natale, Osina. L’anziano padre era morto il 28 agosto e Ciriaco aveva deciso di andare al funerale avendo preso licenza dalla sua Chiesa nello stato di Imo (sud della Nigeria). Stando alle fonti della polizia raccolte da Radio Vaticana e Vanguard, nel tardo pomeriggio del 1° settembre l’auto di padre Onunkwo era stata bloccata nei pressi del Banana Junction, ad Amaifeke, da alcuni uomini armati che lo hanno rapito. Ad Orlu lui operava e forse qui si dovrà cercare chi è responsabile dell’ennesima mattanza contro la Chiesa Cattolica (tentativo pressoché vano, la maggior parte delle volte gli autori rimangono impuniti).
“PRESENZA CRISTIANA CANCELLATA IN ALCUNE AREE”
Il corpo del sacerdote è stato rinvenuto il 2 settembre scorso nei pressi del villaggio di Omuma. La polizia afferma che non presentava ferite di armi da fuoco o da taglio e si presume che padre Onunkwo sia stato strangolato, spiega ancora Radio Vaticana. Intanto, ha parlato anche il capo della polizia di Orlu, spiegando come «“Stiamo lavorando su tutti gli indizi raccolti. Per ora, è un chiaro caso di rapimento e omicidio. Se fosse stato un semplice rapimento, i sequestratori avrebbero chiamato i familiari della vittima e avrebbero chiesto un riscatto». Non solo, la polizia ha detto alla Vanguard, giornale locale, come quello stesso giorno, un altro sacerdote, padre Jude Udokwu è stato anche rapito nella stessa località, ma il prete è riuscito a fuggire evitando la drammatica esecuzione “scritta”. I casi di attacchi contro i cattolici in Nigeria, non solo per Boko Haram, sono purtroppo all’ordine del giorno, ma spesso ci si sofferma su elementi “solo” da cronaca nera. Qui c’è ben di più, visto che un progetto ben specifico degli islamisti nigeriani è quello di eliminare del tutto la presenza dei cristiani da quelle terre: attentati contro Chiese (l’ultimo con molti morti solo lo scorso 5 agosto ad Anambra), rapimenti ed esecuzioni di massa. Boko Haram e le altre tribù islamiche continuano a comandare e dettare la legge della Sharia senza che lo stato nigeriano riesca davvero a proteggere i suoi cittadini non musulmani, specie i cristiani: «la presenza cristiana in alcune aree della Nigeria è stata di fatto cancellata», ha spiegato in un lungo e dettagliato rapporto Open Doors giusto lo scorso 2016.