Il maltempo non ha dato tregua alla Sardegna: la macchina della Protezione civile regionale sta lavorando incessantemente per soccorrere le persone in difficoltà e fare fronte alle criticità idrogeologiche ed idrauliche. È salito a 70 il numero delle persone costrette fuori dalle proprie abitazioni a causa della pioggia. A Capoterra, dopo l’emergenza di ieri, la situazione sta tornando alla normalità. «Qualcuno sta chiedendo di poter tornare a casa. Valuteremo la situazione», ha dichiarato all’Ansa il sindaco Francesco Dessì. Prosegue in Sardegna però l’allerta rossa per rischio idrogeologico nella zona meridionale e centro orientale con precipitazioni intense per l’intera nottata. L’allerta è passata da rossa ad arancione, quindi da massima a moderata, fino a mezzanotte di oggi. Il Centro decentrato della Protezione civile ha spiegato che nelle ultime ore le piogge sono diminuite di intensità, ma continuano le criticità idrogeologiche ed idrauliche nel Campidano e nel Sarrabus (allagamenti e smottamenti). La situazione è critica ma scende di livello.
MALTEMPO SARDEGNA, MAMMA E FIGLIO SALVATI DA POLIZIA
Una donna è morta in Sardegna per il maltempo, mentre un pastore risulta disperso. Stamattina invece la Polizia di Stato è riuscita a salvare due persone in difficoltà a bordo della loro auto. Una volta è intervenuta per soccorrerle visto che erano rimaste incastrate con l’acqua che arrivava allo sportello. Erano una mamma con il proprio figlio a bordo di una Lancia Y. Erano partiti da Samugheo e stavano cercando di raggiungere l’ospedale oncologico di Cagliari, perché il ragazzo necessitava di una terapia urgente, essendo trapiantato da soli 90 giorni. Mentre percorrevano la bretella che collega la SS 130 alla SS 554 sono rimasti bloccati dall’acqua che era già arrivata al livello degli sportelli, impedendo loro di proseguire la marcia o uscire. La volante quindi è subito intervenuta: mamma e figlio sono stati estratti dagli operatori e portati in braccio uno per volta dagli stessi e sono stati salvati. Un intervento tempestivo che ha permesso al ragazzo di arrivare in ospedale per ricevere le cure programmate senza incorrere in ulteriori pericoli per la sua salute.