Le interviste di Quarto Grado ad Antonio e Daniele Logli sulla scomparsa di Roberta Ragusa hanno suscitato la dura reazione di Giovanna Alpini, cugina della donna scomparsa: «Non ho visto la puntata di Quarto Grado e non la voglio neanche vedere. Mi è bastato leggere i giornali. Le parole di Daniele Logli mi hanno ferita, ma soprattutto hanno ferito Roberta. Poverina, non meritava questa fine. Daniele ora è un uomo e deve prendersi le sue responsabilità», ha dichiarato al Tirreno. Più morbido il commento di Maria Ragusa, cugina di Roberta, a La Vita in Diretta: «Certamente sono state parole molto dolorose, è un ragazzo che ha sofferto tanto. Si sta aggrappando a ciò che è rimasto della sua famiglia, al padre, e posso capirlo, ma non condivido modi e contenuti». I toni diventano duri quando si parla di Antonio Logli: «È stato strumentalizzato, non lo rimetterò nel tritacarne. Chi lo ha fatto doveva trovare altri mezzi per dimostrare la sua estraneità ai fatti, non servirsi di lui». (agg. di Silvana Palazzo)
OMICIDIO ROBERTA RAGUSA, ANTONIO LOGLI “NON L’HO UCCISA”
Pomeriggio 5 ritorna sul caso di Roberta Ragusa e Antonio Logli nei giorni in cui la difesa del marito della donna scomparsa nel nulla il gennaio 2002 ha presenta ufficiale ricorso: venerdì scorso, nella diretta di Quarto Grado, è stata mostrata l’intervista esclusiva ad Antonio Loglio in cui spiega la sua versione dei fatti e ribadisce di non aver ucciso assolutamente la moglie. «Non ho mai provato ad ucciderla come dicono» e nel racconto Logli ridimensiona tutto spiegando di essere salito sulla famosa scala per portare un pacco che gli era sfuggito di mano, cadendo addosso a Roberta che era accorsa per aiutarlo. Poi una visita fu necessaria per la moglie che aveva lividi al braccio e alla testa, «ma questo non prova che io abbia provato a farle del male», racconta ancora Logli a Quarto Grado. «Noi speriamo che torni perchè oggettivamente io non l’ho uccisa come hanno detto i giudici, quindi per noi tutti è viva e speriamo che torni», ha poi aggiunto Antonio Logli (qui tutti i dettagli).
L’APPELLO DEL FIGLIO
«Sto ancora cercando mia madre. Credo che sia ancora viva e noi saremo sempre pronti ad accoglierla. Mamma, se ci guardi torna a casa», sono invece le parole di Daniele Logli, figlio di Antonio e Roberta oggi 22 enne. Il figlio difende su tutta la linea il padre anche se gli avvocati dell’accusa e diversi criminologi ritengono che sia stato fatto al ragazzo un autentico “lavaggio del cervello”. È la tesi di Carmelo Abbate e soprattutto di Roberta Bruzzone, gli esperti che sul caso Logli-Ragusa propendono per la forte tesi dell’accusa sfociato poi in condanna per Antonio: «dica ciò che vuole, per i giudici è attendibile come se fosse con gli amici al bar», è il durissimo commento della criminologa dopo l’intervento di Daniele Logli a Quarto Grado tre giorni fa.