Il maxi incendio che è divampato ad Agorgo, nel Bellunese, è ancora in corso. Una squadra di tecnici dell’Arpa è sul posto per monitorare l’evolversi della situazione e sta effettuando campionamenti delle polveri nei comuni di Taibon Agordino e Agordo. Lo scopo è cercare l’eventuale presenza di composti organici quali idrocarburi policiclici aromatici e altri microinquinanti. I risultati saranno disponibili nei prossimi giorni, compatibilmente con le tempistiche di analisi. Intanto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha firmato poco fa lo stato di crisi in relazione all’esteso incendio che sta interessando la zona. Come riportato da Askanews, oggi giovedì 25 ottobre 2018 alle 16.30, in Comune a Taibon Agordino, si terrà un vertice di tutte le forze impegnate nelle operazioni di spegnimento, convocato dall’Assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin. (agg. di Silvana Palazzo)
“ABITANTI ASSERRAGLIATI IN CASA”
Da una buona notizia – il salvataggio dei due escursionisti – ad una complicazione, sempre nell’Agordino e sempre per il vasto incendio diffuso nelle ultime ore: il sindaco di Taibon Agordino ha lanciato un appello a tutti gli abitanti di restare chiusi in casa a causa delle fiamme diffuse nel territorio del Bellunese. Nel frattempo, è atteso a ore (nel pomeriggio) un vertice di coordinamento con tutti gli elementi di spicco nella gestione dell’emergenza in Agordino: vi parteciperanno le strutture della Protezione Civile e della Forestale Regionale, il Prefetto di Belluno, i Carabinieri e i Carabinieri forestali, i Vigili del Fuoco, la Provincia di Belluno, i rappresentanti dei Comuni coinvolti, riporta l’Askanews che ha anche sentito l’Assessore Regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin. Sul posto operano da stamattina i Canadair della protezione civile nazionale, i 2 elicotteri della Protezione Civile della Regione Veneto, e un elicottero dei Vigili del Fuoco «con il coordinamento del direttore delle operazioni di spegnimento che è un tecnico della Regione. Operano a terra volontari di protezione civile, vigili del fuoco e personale della Regione, e dei servizi forestali», conclude l’assessore veneto. (agg. di Niccolò Magnani)
SALVATI 2 ESCURSIONISTI
Paura ieri ad Agorrdo, Belluno: nel pomeriggio è divampato un incendio in località Pale di San Lucano e si è formata una gigantesca nube grigia in tutta la valle. Con il passare delle ore il rogo si è ulteriormente propagato, ma il miglioramento delle condizioni meteo dovrebbe consentire il volo degli elicotteri dei Vigili del fuoco e dei Canadair della Protezione Civile a supporto delle opere di spegnimento. Giungono buone notizie per quanto riguarda i due escursionisti rimasti bloccati nel canalone della Besausega: i due uomini, rispettivamente di 29 e 34 anni, sono stati raggiungi da un elicottero e tratti in salvo. Una situazione da monitorare con grande attenzione, basti pensare che ieri sera le fiamme sono giunte ad appena cento metri dalle abitazioni a Taibon Agordino. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
BLACKOUT E FUMO NERO
Un incendio di grandi dimensioni sta divampando dal pomeriggio di mercoledì 24 ottobre nell’Agordino, in provincia di Belluno, in particolare in località Pale di San Lucano. Secondo quanto riferisce Corriere delle Alpi nell’edizione online, a scatenare l’imponente rogo sarebbe stata una pianta che si sarebbe abbattuta sui cavi dell’alta tensione, spezzandoli, a causa del forte vento. Proprio il vento avrebbe reso molto difficili le operazioni di spegnimento delle fiamme, impedendo al tempo stesso di poter scaricare dall’alto acqua con gli elicotteri, questi ultimi impossibilitati ad alzarsi in volo. La zona interessata dal violento incendio è quella all’imbocco nord della galleria Cencenighe-Listolade. Nella medesima area si è verificato un blackout che ha bloccato momentaneamente alcune grandi aziende ma anche abitazioni private. Tra queste anche Luxottica, colosso dell’occhialeria e con sede ad Agordo, costretta a fermarsi per alcuni minuti. L’azienda, come riferito da Corriere del Veneto, avrebbe però già assicurato la ripresa dell’attività.
INCENDIO A BELLUNO, GIALLO SULLE CAUSE
Il grande incendio ha inevitabilmente causato un’enorme nube nera di fumo denso che si vede molto bene dal paese e che sovrasta i boschi. Fortunatamente non sono stati registrati feriti ma il fumo, spinto dal forte vento, ha raggiunto anche la città di Belluno sotto forma di grande nuvola. L’agenzia di stampa Ansa pone l’accento sulle cause dell’incendio che al momento sarebbero ignote. Pare tuttavia che dai primi accertamenti si sarebbero innescati tre focolai poi alimentati dal forte vento. Sul posto sono al lavoro numerose squadre dei Vigili del Fuoco intenti ad arginare i roghi. Tramite la sua pagina Facebook, è intervenuto anche l’assessore Regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin che ha spiegato la presenza di due Canadair all’azione i quali non appena possibile provvederanno ai lanci. A destare preoccupazione al momento resta il denso fumo che sarebbe visibile in un raggio di 30 chilometri. Il Favonio, vento caldo e secco, dall’alba di mercoledì sta creando numerosi disagi mettendo sotto scacco l’intera provincia.
?????? Zwischen Cencenighe und Listolade, Belluno, nordItalien ist ein Großbrand ausgebrochen! Starke, warme und trockene Föhn-Winde sorgen für günstige Bedingungen, damit sich das Feuer ausbreitet! Video: Rossi Matthias?????? pic.twitter.com/cZzenYY27n
— Deutsch365 (@deutsch365) 24 ottobre 2018