Ad Assisi per partecipare alla giornata di celebrazioni in ricordo del santo anche il presidente della regione Umbria Catiuscia Marini. Ha commentato, come riporta Ansa, la figura del santo: “l’importanza e l’attualità del messaggio di San Francesco nei valori della pace, dell’ambiente e nell’attenzione agli ultimi”. E nella città umbra è record di pellegrini, oltre 100mila con la presenza di 250 sindaci E del presidente del consiglio. Dopo la Santa Messa e l’accensione della Lampada Votiva al Santo, il Presidente parlerà dalla loggia del Sacro Convento. Ma non solo Assisi. La festa di Francesco si ricorda in tutta Italia. A Monza, ad esempio, dove fino al 7 ottobre si tiene la tradizionale benedizione degli animali; a Pisa invece alla chiesa di Santa Cecilia sarà presente come rappresentante del governo il sotto segretario agli esteri Guglielmo Picchi. Questa notte invece a Narni in provincia di terni si è svolto l’annuale pellegrinaggio a piedi da Narni allo Speco francescano di Sant’Urbano intitolato “Nel cuore della notte per pregare”. A Manfredonia in provincia di Foggia si tiene una processione e poi fuochi d’artificio per rendere omaggi al patrono d’Italia (Agg. Paolo Vites)
OLTRE 100MILA I PELLEGRINI
Nella giornata del 4 ottobre coloro che professano la religione cristiana e la Chiesa Cattolica ricordano una delle figure che hanno fatto la storia del Cristianesimo, ovvero San Francesco d’Assisi, il Patrono d’Italia. Il vero nome di questa importantissima figura era Giovanni di Bernardone. Le fonti storiche arrivate fino a noi collocano la sua nascita nel 1181 o nel 1182 ad Assisi. Se sull’anno di nascita vi è qualche incertezza, sicurezza vi è invece relativamente alla condizione di famiglia agiata in cui San Francesco d’Assisi nasce. La modifica del suo nome dipende dalla volontà del padre, che in tal modo volle rendere grazie alla Francia, grazie a cui aveva visto le sue ricchezze aumentare a dismisura. Per quanto concerne la sua infanzia e la sua adolescenza non sono in realtà molte le notizie giunte fino a giorni nostri, anche se è plausibile pensare che fino all’adolescenza il percorso per lui scelto dal padre era quello di continuare l’attività di famiglia nell’industria tessile. Il suo avvicinamento alla religione cristiana avviene nel corso dello scontro tra Guelfi e Ghibellini: in questo periodo viene anche incarcerato. Questa esperienza lo segna profondamente e secondo alcuni è ciò che lo spinge ad affidare anima e corpo a Gesù.
Nel corso del periodo trascorso in carcere si ammala gravemente e dopo un anno di detenzione potè tornare a casa, dove passo dopo passo riuscì a tornare in buone condizioni di salute. Fu in questo periodo che il suo interesse per la natura e gli animali cominciò a manifestarsi in modo sempre più marcato. Un altro momento molto importante della sua vita fu quello in cui fece di tutto per poter prendere parte alla Crociata di Gerusalemme. Tuttavia, proprio quando tale obiettivo sembrava a portata di mano, cadde ancora una volta gravemente malato e fu costretto a rinunciare ad un proposito che lo aveva animato in modo molto forte. Tornato a casa, iniziò a dedicare la maggior parte del suo tempo alla preghiera e ad un certo momento prese una decisione radicale, destinata a cambiare per sempre la sua vita. San Francesco d’Assissi decise infatti di donare tutti i suoi bene materiali a chi era in condizioni di indigenza e finì a chiedere la carità in una strada di Roma: questo fu per lui il modo in cui aveva dimostrato la sua volontà di dedicare la vita agli ultimi e farsi guidare dall’idea dell’umiltà. San Francesco iniziò quindi una opera di proselitismo, accompagnata dalla vendita di tutti i suoi beni. Il padre arrivò a ripudiarlo, ma questo non fermo il santo ed anzi, lo rese ancora più forte nei propri ideali ed intendimenti. Dopo diversi anni trascorsi a diffondere la parola di Dio in giro per l’Italia, la morte lo colse nel 1226, sempre ad Assisi, luogo dove era iniziata la sua esperienza terrena.
SAN FRANCESCO, IL PATRONO D’ITALIA
Come detto inizialmente, San Francesco d’Assisi è Patrono d’Italia e questo comporta che la sua figura venga ricordata in molte città italiane nel corso della giornata del 4 ottobre. Tuttavia la città che lo ricorda senza dubbio con maggior enfasi, non può che essere Assisi. Qui, dal 2 al 9 ottobre di ogni anno, vi sono diverse iniziative e celebrazioni con cui si mantiene viva la memoria di questa importante figura. E ad Assisi, realtà umbra molto affascinante, si possono ammirare luoghi come la Basilica di San Francesco, la quale contribuisce a rendere questa cittadina decisamente affascinante. Se San Francesco d’Assisi è sicuramente il santo più importante ricordato il 4 ottobre, vi sono altri importanti santi e beati che vengono celebrati nello stesso giorno. Tra coloro che sono stati canonizzati si può ad esempio ricordare San Petronio di Bologna, mentre tra i beati Tommaso da Celano