Lodi, droga: spaccio davanti agli oratori. Importante operazione antidroga eseguita quest’oggi a Lodi. I carabinieri della compagnia locale hanno arrestato nove persone dall’alba di questa mattina, tutte residenti fra Castel Sant’Angelo e Casalpusterlengo, con le accuse di spaccio di sostante stupefacenti. Stando a quanto riferito dai colleghi dell’edizione online di Sky Tg24, si tratta di una vera e propria organizzazione criminale composta da spacciatori nordafricani, che gestiva un traffico considerevole di varie sostanze, a cominciare da cocaina, hashish e marijuana. Le indagini sono iniziate un anno fa, a seguito di una rapina aggravata portata a termine nei confronti di uno dei componenti della suddetta banda, (che aveva visto anche la morte di un tossicodipendente), molto probabilmente per alcuni dissapori interni. Dopo mesi di inchieste, corroborate da intercettazioni e appostamenti, con tanto di prova “fisica” dello spaccio anche davanti a degli oratori, gli inquirenti hanno posto agli arresti nove persone, tutte fra i 17 e i 50 anni di età, a cui sono stati altresì sequestrati 1.8 chilogrammi di hashish, 200 grammi di cocaina e 100 di marijuana.
LODI, DROGA: SPACCIO DAVANTI AGLI ORATORI
Tramite indagini si è potuti arrivare al vertice dell’organizzazione criminale, che acquistava la droga a Pioltello, nell’hinterland di Milano, per poi rivenderla appunto nella zona di Lodi e di Pavia. Dei 10 arrestati, tutti marocchini ed egiziani, nove sono finite agli arresti, mentre uno ha ottenuto i domiciliari, tutti con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Lo smercio della droga, come detto sopra, avveniva anche di fronte agli oratori, in piena luce del giorno, ed in particolare in quelli di Sant’Angelo Lodigiano e Casalpusterlengo, e la droga veniva invece nascosta nelle case degli stessi spacciatori. I fermi, iniziati all’alba di oggi, si sono conclusi con l’ultimo arresto delle 9:45 di questa mattina. Un importante blitz-antidroga da parte delle forze dell’ordine, soprattutto per via delle zone sensibili in cui gli spacciatori vendevano la roba.