Una brutta storia e lieto fine quella che ha coinvolto Luisa De Fulgentiis, l’anziana di Giulianova costretta a restare a causa della rottura del femore: nessuno, per via della sua obesità, l’ha portata in ospedale per rimuovere il gesso e sono stati numerosi gli accorati appelli negli ultimi giorni. “Devo rimuovere il gesso che ho alla gamba e dovevano farlo entro il 31 ottobre, come richiesto dai medici dell’ospedale ma non trovo nessuno che mi venga a prendere per portarmi in ospedale perchè dicono che sono troppo grassa e non so che fare perché questo gesso me lo devo togliere” aveva detto l’ottantenne a Il Messaggero, ma fortunatamente la situazione è stata risolta: l’appello è stato accolto dai vigili del fuoco e dalla Croce Rossa di Roseto,che con grande umanità e solidarietà hanno fornito aiuto all’anziana.
OBESA GIULIANOVA, STORIA A LIETO FINE: LE SUE PAROLE
Intervenuta ai microfoni di Storie Italiane, Luisa De Fulgentiis ha ripercorso quanto accaduto: “Avrei dovuto togliere il gesso dopo quaranta giorni, ma nessuno mi ha voluto portare: dicevano che ero obesa, ma nessuno è venuto qua a vedere quanto peso. Non peso 200-300 chili: sì, sono grassa, però…”. “Ero disperata, ero a casa da otto giorni: era pericoloso e non sapevo come fare” ha aggiunto l’ottantenne di Giulianova, con Rosario Trafiletti che ha commentato in studio: “Questo è il classico esempio di malasanità. La barella non può portare più di 150 chili, ma scherziamo? Si rafforza la barella, si trovano delle situazioni, ma questa è una cosa che grida vendetta”. Obesa Giulianova, una storia che ha suscitato grande clamore ma per fortuna tutto è finito bene: Luisa è riuscita a togliere il gesso, con i pompieri che hanno permesso all’anziana di risolvere il suo problema e tornare alla vita di tutti i giorni.