Dopo 11 giorni il mare ha restituito il corpo di Davide Pellegrini, il 21 disperso in Arno. Quasi sicuramente è quello del 21enne originario di Livorno, ma residente a Pisa, che era scomparso. Era stato risucchiato dall’Arno la sera del 12 dicembre. Stando a quanto è stato ricostruito, si era buttato nel fiume dopo che il barchino con cui era andato a caccia con il padre al Boschetto, all’interno dell’area di San Rossore, si era disancorato e allontanato. Per questo tra l’altro il padre del ragazzo è indagato per reati legati al bracconaggio. La speranza di ritrovarlo vivo era andata diminuendo nel tempo fino a sparire del tutto col passare delle ore. Poi la novità, con il giovane corpo trovato e riconosciuto dai familiari attraverso i tatuaggi, un cuore e rondini. L’ufficialità però si avrà solo dopo esami approfonditi. La svolta, come riportato da La Nazione, è avvenuta alle 15 di ieri, grazie ad un carabiniere forestale in servizio all’interno del Parco che ha attivato i soccorritori.
DAVIDE PELLEGRINI, TROVATO CADAVERE 21ENNE DISPERSO IN ARNO
I pescatori con dolore lo avevano detto: «In questi giorni di vento, lo ritroveranno a San Rossore». E così è stato. Non è chiaro comunque se il mezzo su cui era a bordo Davide Pellegrini si fosse rovesciato e se un animale fosse caduto in acqua, forse lo stesso daino ritrovato il giorno dopo dai vigili del fuoco durante le ricerche del ragazzo. Da una prima perizia è emerso che il foro sotto la coscia dell’esemplare sequestrato è compatibile, per il calibro, con i proiettili sparati dall’arma, regolare ma sotto sequestro, usata da padre e figlio quella sera. Il padre disperato nel non veder risalire il figlio aveva chiamato un pescatore amico di famiglia per cercarlo con una barca, poi l’allarme e le ricerche con il nucleo di sommozzatori dei vigili del fuoco e poi anche l’elicottero. Sono state lunghe ore di attesa, poi giorni, fino a ieri. Il corpo è stato portato a Medicina legale in attesa dell’autopsia, se verrà disposta dal magistrato. Sotto sequestro il barchino e amministrativamente altre dieci armi, tutte detenute regolarmente.