Catania, uccide l’ex moglie poi si suicida. Ultime notizie, omicidio-suicidio a Giarre: era geloso per la nuova relazione della donna
CATANIA, UCCIDE L’EX MOGLIE A COLPI DI PISTOLA
Femminicidio a Catania. Una donna di sessant’anni è stata uccisa nella sua casa di Giarre, in corso delle Province, ed il forte sospetto degli inquirenti è che a commettere il gesto sia stato l’ex marito. I militari dell’arma del comando provinciale e della compagnia di Giarre, che stanno indagando sull’assassinio, hanno trovato l’uomo in gravissime condizioni sulla scena del delitto: ricoverato in fin di vita presso l’ospedale Cannizzaro di Catania, questi avrebbe ucciso l’ex consorte per poi provare a togliersi a sua volta la vita. La vittima si chiamava Sara Parisi, e stando a quanto ricostruito dai carabinieri e riportato dall’edizione online di Repubblica, era uscita di casa questa mattina per andare a lavorare, quando avrebbe incontrato l’ex marito, il 58enne Francesco Privitera: l’uomo aveva in mano una pistola e alla vista dell’arma la donna ha provato a scappare, invano, essendo raggiunta dai colpi nel frattempo sparati dal suo ex.
CATANIA, UCCIDE L’EX MOGLIE POI TENTA IL SUICIDIO
Una volta compiuto quel tragico gesto, l’uomo si sarebbe allontanato di qualche passo per poi rivolgere l’arma a se stesso e fare fuoco. Pare che durante la sparatoria sia intervenuto anche un nipote della vittima, che avrebbe tolto l’arma al 58enne, e che avrebbe cercato invano di aiutare la zia. Gli inquirenti stanno indagando per cercare di capire se l’ex marito abbia volontariamente tentato di uccidersi, sparandosi all’addome, o se il colpo sia partito accidentalmente durante una colluttazione. Il punto in cui ha fatto fuoco è infatti particolarmente inusuale per un suicida, che di solito mira alla testa o alla bocca. Una volta arrivati i soccorsi l’uomo è stato portato a Catania dove è stato sottoposto ad un delicato intervenuto chirurgico, e al momento le sue condizioni sono gravissime. Subito dopo il fatto sono giunti sul posto i carabinieri della sezione investigazioni scientifiche di Catania e il medico legale, che ha eseguito una prima ispezione sul cadavere della donna.