Il legale di Monica Laera, la donna indicata come responsabile dell’aggressione alla giornalista Rai Mariagrazia Mazzola, ha rilasciato una dichiarazione per spiegare la versione dei fatti della sua assistita: “Non corrisponde assolutamente alla verità storica che la signora Laera ha consumato una aggressione, ovvero ha cercato di intimidire la sconosciuta giornalista. La signora Laera cercava, garbatamente, di rappresentare alla giornalista la particolare situazione emotiva del momento e lo stato di prostrazione in cui si trovava a seguito della morte della nonna. Nonostante le preghiere rivolte all’interlocutrice, quest’ultima insisteva pervicacemente nella pretesa di rivolgere domande per ricostruire la storia di Ivan Caldarola” Ivan Caldarola è il figlio della donna, implicato in indagini per diverse attività criminali. Oltre alla Laera, diverse donne avevano cercato di allontanare la giornalista, specificando come in quel momento la famiglia stesse gestendo una situazione di lutto. (agg. di Fabio Belli)
STAVA INTERVISTANDO LA MOGLIE DI UN BOSS
Mariagrazia Mazzola stava intervistando la moglie del boss 45enne Lorenzo Caldarola, affiliato al clan Strisciuglio, quando è stata aggredita. È accaduto a Bari, più precisamente nel quartiere Libertà, nei pressi dell’abitazione dei Caldarola, in via Francesco Petrelli. Poche ore prima l’inviata Rai aveva incontrato Don Ciotti alla parrocchia del Redentore. Secondo una prima ricostruzione, riportata da La Repubblica, alle 16.30 circa la donna avrebbe sferrato uno schiaffo che ha colpito al volto la giornalista del Tg1, proprio mentre lei era sull’uscio e stava per andare via. Mazzola è quindi caduta sul marciapiede sbattendo la testa. Subito dopo è stata trasportata al pronto soccorso del Policlinico di Bari per gli accertamenti del caso. La giornalista Rai era a Bari per un’inchiesta sulle baby gang e sull’educazione dei minori, hanno riferito alcuni testimoni. L’intervista avrebbe riguardato uno dei figli della donna, Ivan Caldarola, 19 anni. «Ho fatto il mio dovere di cronaca, non sono stata insistente, perché sono sempre rispettosa di tutti. La moglie di questo mafioso mi ha aggredita. Viva l’informazione libera: bisogna fare le domande», il commento di Mariagrazia Mazzola all’uscita dal pronto soccorso. (agg. di Silvana Palazzo)
BARI, GIORNALISTA DEL TG1 RAI AGGREDITA
Una giornalista del Tg1 è stata aggredita oggi a Bari, nel quartiere Libertà, mentre intervistava la moglie di un boss. L’inviata, Mariagrazia Mazzola, sarebbe stata colpita al volto da un violento schiaffo. Lo ha denunciato sulla sua pagina Facebook l’avvocato Michele Laforfia, candidato alla Camera dei deputati con Liberi e uguali. «Proprio stamattina, al Redentore, si era svolto l’incontro dei ragazzi delle scuole medie con Libera e Don Ciotti. È un atto gravissimo, che avvicina Bari a Ostia». L’avvocato ha invitato i baresi a reagire e a scendere in piazza per dimostrare la vicinanza ai cittadini onesti e pacifici del quartiere Libertà. Per Laforgia bisogna «rompere l’assedio criminale, garantire l’incolumità di chi vive e lavora nelle periferie». Sui social network è già partito il tam tam e, infatti, per la mattina di domenica 11 febbraio è in programma, davanti al Redentore, una manifestazione.
MARIAGRAZIA MAZZOLA STAVA INTERVISTANDO MOGLIE DI UN BOSS
Non è ancora chiara la dinamica dell’aggressione subita dalla giornalista Mariagrazia Mazzola da parte di persone non identificate. L’inviata del Tg1 è stata portata al pronto soccorso del Policlinico di Bari dove si è recato, stando a quanto riportato da La Repubblica, anche il procuratore Giuseppe Volpe. Il presidente e il direttore generale della Rai, Monica Maggioni e Mario Orfeo, hanno condannato fermamente l’aggressione subita dalla giornalista, che stava svolgendo il suo lavoro di cronista. «Si tratta di un tentativo di intimidazione dell’informazione del servizio pubblico che non può essere tollerato in alcun modo: la libertà di stampa è uno dei cardini di ogni matura democrazia e il lavoro dei giornalisti è fondamentale in questo senso», rende noto viale Mazzini. Infine , Maggioni e Orfeo hanno fatto gli «auguri di pronta guarigione» alla giornalista e le hanno espresso «il sostegno di tutta la Rai».