Carugo, architetto ucciso: ergastolo all’amante della moglie/ Ultime notizie, ex voleva custodia delle figlie

- Emanuela Longo

Carugo, architetto ucciso: ergastolo all’amante della moglie. L’omicidio di Alfio Molteni era avvenuto al culmine di una serie di attentati. Ex puntava alla custodia delle figlie.

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Si è concluso con una doppia condanna all’ergastolo il processo in corte d’Assise a Como sull’omicidio dell’architetto Alfio Molteni, avvenuto a Carugo, provincia di Como, il 14 ottobre 2015. I giudici hanno condannato al carcere a vita Alberto Brivio, amante della moglie della vittima, Daniela Rho, quest’ultima già condannata a 20 anni con rito abbreviato in quanto ritenuta la mandante del delitto. Secondo l’accusa, l’architetto sarebbe stato ucciso da un gruppo di “sbandati”, definizione che comprende, oltre a Brivio, commercialista di Como, anche Vincenzo Scovazzo, ritenuto uno degli esecutori materiali dell’omicidio. Anche quest’ultimo è stato condannato all’ergastolo. Il pm Pasquale Addesso, in aula ha riportato la ricostruzione relativa all’uccisione di Molteni, già vittima di una escalation di attentati su commissione della moglie. Ad agire era sempre il suo amante Brivio. Il movente sarebbe da ricercare nel tentativo della donna di far credere che l’ex marito avesse frequentazioni poco raccomandabili, al fine di ottenere l’affidamento esclusivo delle loro due figlie.

GLI ATTENTATI E I DUBBI DELLA VITTIMA

Alfio Molteni era un architetto molto stimato nell’ambiente in quanto lavorava a stretto contatto con clienti molto facoltosi. Ad un amico avvocato, come rammenta Repubblica.it, aveva confidato alcuni suoi timori relativi agli attentati che hanno preceduto la sua uccisione, sottolineando come questi avvenivano sempre quando lo stesso otteneva dal giudice provvedimenti favorevoli per l’affidamento delle due bambine, nell’ambito della causa di separazione che era in corso. La sera del 14 ottobre 2015, giorno dell’omicidio, qualcosa andò storto e quello che doveva rappresentare l’ennesimo attentato (l’intento iniziale era quello di gambizzare l’architetto) si trasformò invece in vero e proprio omicidio. Molteni fu ucciso con due colpi di pistola, uno alle gambe, l’altro alla parte bassa della schiena, rivelatosi poi letale, nel cortile della casa di Carugo dove viveva con il padre ed una zia da quando aveva avviato le pratiche per la separazione dalla moglie.







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