Il killer voleva togliersi la vita. Dopo aver ucciso un’amica a martellate ha deciso di costituirsi un 42enne che invocava a una donna di 57 anni di comprare altra droga. Ci troviamo a Latina quando dopo la tragedia che si è consumata l’omicida prende la sua macchina e guida per diverse ore con in testa l’idea di porre fine alla sua vita con un atto estremo. Una decisione che poi si rimangia, costituendosi alla polizia per l’omicidio di Elena Panetta a colpi di martello in testa. Emanuele Riggione si scoprirà essere un disoccupato di quarantadue anni, originario di Terracina. Arriva in commissariato confuso perché prima dice di aver ucciso la compagna, poi rettifica e spiega che si trattava di una collaboratrice scolastica sua amica che lo ospitava da diversi mesi. La donna è stata ritrovata a terra con diverse ferite sulla testa nell’appartamento di via Corigliano Calabro dai Carabinieri della compagnia Casilia. (agg. di Matteo Fantozzi)
LA LITE PRIMA DELLA TRAGEDIA
Dopo aver vagato per tutta la notte, ha deciso di consegnarsi ai carabinieri e confessare l’omicidio di Elena Panetta, 57enne residente allo Statuario. Un delitto frutto di una violenta lite. Lo ha spiegato E. R. ai militari di Latina questa mattina. «L’ho colpita ripetutamente alla testa con un lungo martello perché non voleva comprare altra cocaina». Questa la ragione riferita dall’uomo, il quale ha raccontato che convivevano come amici da circa 8 mesi in via Corigliano Calabro 27, a casa della donna che lo aveva accolto in un momento di difficoltà economica. Il 42enne, originario di Terracina, con precedenti per furto e ricettazione, era senza lavoro da alcuni mesi. Ieri sera, avendo terminato la cocaina di cui facevano uso, ha chiesto dei soldi per comprarne altra. Il rifiuto della donna ha fatto scattare l’uomo che, sotto l’effetto degli stupefacenti, ha cominciato a colpirla fino alla morte. Poi ha preso l’auto della donna e ha cominciato a girovagare fino a raggiungere Latina, dove voleva togliersi la vita. Questa mattina ha cambiato idea e si è consegnato ai carabinieri di Latina, che poi lo hanno condotto in carcere. (agg. di Silvana Palazzo)
LA CONFESSIONE DELL’ASSASSINO
Ha ucciso la donna con cui aveva una relazione e poi ha confessato l’omicidio ai carabinieri. «L’ho ammazzata a martellate». È stato lo stesso uomo, un camionista 42enne di Terracina, a indirizzare i militari verso l’appartamento di via Corigliano Calabro 27, nel quartiere Appio di Roma. Lì hanno trovato il cadavere della donna, 57enne romana e di professione insegnante, con ferite da corpo contundente alla testa. Il delitto sarebbe avvenuto a colpi di martello nella notte al culmine di una lite, a quanto pare – come riportato dal Tempo – per una questione di soldi. I due avevano una relazione e si frequentavano, ma non convivevano. Sul posto, oltre ai carabinieri della Compagnia Casilinica, sono poi arrivati anche i militari di via Inselci per i rilievi scientifici. L’assassino ha alle spalle dei precedenti per droga e al momento le indagini non escludono alcuna ipotesi. (agg. di Silvana Palazzo)
ROMA, UCCIDE DONNA A MARTELLATE
Roma, uccide donna a martellate: si costituisce un uomo di 42 anni. Tragedia nella Capitale: secondo quanto riportato da Repubblica, notizia confermata anche da altre testate, i militari hanno rinvenuto il corpo senza vita di una donna di 57 anni all’interno della sua abitazione, sita in via Corigliano Calabro, zona Appia. Omicida un uomo che questa mattina, lunedì 6 agosto 2018, si è presentato al Comando dei carabinieri di Latina raccontando di averla ammazzata a colpi di martello. Sul posto si sono immediatamente recati i carabinieri della compagnia Casilina, sulla vicenda in corso le indagini degli agenti di Latina. Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto e i motivi: secondo Radio Luna il quarantaduenne avrebbe ucciso la compagnia. Gabriele Vitagliano, comandante Provinciale dei Carabinieri di Latina, ha brevemente commentato: “Stiamo lavorando ancora, per chiarire la situazione”.
57ENNE TROVATA MORTA NELLA SUA ABITAZIONE
Secondo le ultime indiscrezioni, il quarantaduenne si è presentato dai carabinieri per costituirsi, ammettendo di aver ucciso la propria compagna: la coppia è di Latina, ma il misfatto si è verificato nella Capitale. Le indagini sono coordinate personalmente dal comandante provinciale dei Carabinieri di Latina, con il colonnello Vitagliano che ha sottolineato che sono in corso le indagini per ricostruire quanto successo. Un altro femminicidio dunque perpetrato in maniera violenta: a colpi di martello, così è stata uccisa la cinquantasettenne. Un episodio che ricorda molto quanto accaduto lo scorso 12 luglio 2018 a Leinì, provincia di Torino: un uomo di 71 anni uccise la suocera 84enne al termine dell’ennesima violenta lite, motivando le sue azioni per ‘esasperazione’. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore.