Non c’è tregua per Pisa dove i pompieri sono impegnati su diversi fronti per poter spegnere il grave incendio che ha colpito Monte Serra. Nelle ultime ore, però, le fiamme si sono accese anche in Val di Serchio dove aumentano sempre di più a causa del forte vento. Il sindaco di Vecchiano, Massimiliano Angori, ha invitato tutti cittadini ad abbandonare l’area per facilitare le operazioni si soccorso, ma, intanto, il numero di sfollati è arrivato a settecento. Gli incendi di Monte Serra e Val di Serchio si trovano ad alcuni chilometri di distanza, ma non dovrebbero essere collegati tra loro. Sul posto, continuano ad operare le squadre di soccorso, quali vigili del fuoco, che presidiano le abitazioni, le più vicine vengono evacuate. A causa dell’incendio l’aeroporto di Pisa rimarrà chiuso, come le scuole di Calci e di Vicopisano. (Agg. Camilla Catalano)
SI INDAGA PER DOLO
Arrivano nuovi aggiornamenti sul vasto incendio che ha colpito Pisa, Monte Serra: come evidenziato dai colleghi de Il Tirreno, l’aeroporto locale sarà chiuso dalle ore 7.00 di domani 26 settembre 2018 fino al tramonto: la chiusura era arrivata dal primo pomeriggio di oggi alle ore 19.40, con Toscana Aeroporti costretta a interrompere il traffico aereo commerciale per la necessità di favorire il traffico dei mezzi antincerndio impegnati nello spegnimento del rogo. Prevista, dunque, una serie di cancellazioni e di ritardi.: si possono chiedere maggiori informazioni a tal proposito alla propria compagnia aereo. Come vi abbiamo riportato, si indaga per dolo sul rogo sviluppatosi e che ha messo in ginocchio la comunità toscana. Questa sera si sta giocando il derby calcistico tra Pisa e Arezzo, con i tifosi nerazzurri che hanno esposto uno striscione chiaro in tribuna: “La nostra terra brucia e volete giocare, per noi oggi non c’è partita”. Una protesta legata al mancato rinvio della partita valida per il campionato di Serie C. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MANCA ACQUA IN ALCUNE ZONE
Un inferno di fuoco al Monte Serra: l’incendio che ha creato il caos in provincia di Pisa potrebbe essere di origine dolosa. Boschi distrutti, settecento sfollati e danni per almeno 4 milioni di euro. Le fiamme hanno ingoiato ettari su ettari, minacciando diverse case, per il vento che spira fortissimo in Toscana. L’aeroporto di Pisa è stato chiuso al traffico passeggeri fino alle 19.40 per permettere ai velivoli antincendio di svolgere il loro lavoro senza intoppi. Le operazioni di spegnimento sono complesse trattandosi di una zona vasta. Le squadre di volontari e vigili del fuoco stanno sfruttando il calo dell’intensità del vento del pomeriggio di oggi, ma in serata le fiamme dovrebbero riprendere particolare vigore. Intanto Acque Spa comunica, in una nota, che «a causa dei danni all’infrastruttura idrica provocati dall’incendio sul Monte Serra, tuttora in corso, oggi martedì 25 settembre, si stanno verificando abbassamenti di pressione e mancanze d’acqua a Montemagno nel Comune di Calci». Come riportato da La Nazione, l’interruzione idrica interessa anche le località Ronchi, Spariti e Fontana Diana. I tecnici per ora non possono intervenire «per ragioni di sicurezza. Non appena l’area tornerà agibile, si recheranno sul posto per verificare l’entità dei guasti e programmare gli interventi di riparazione». (agg. di Silvana Palazzo)
ORA SI TEMONO GLI SCIACALLI
Ed ora, oltre al fuoco, gli abitanti ai piedi del monte Serra temono gli sciacalli. Quest’oggi circa 700 persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni visto il diffondersi delle fiamme, e in tale zona disabitata potrebbero intrufolarsi i malintenzionati, pronti ad approfittare dell’assenza dei proprietari delle case e dei negozi, per arraffare quanto più possibnile. Per questa ragione la prefettura fa sapere che è già stato disposto un presidio dell’esercito italiano per la vigilanza nei comuni di Calci, Cascina e Vicopisano, le zone maggiormente evacuate. Inoltre, come riferiscono i colleghi di PisaToday, il sindaco di calci, Massimiliano Ghimenti, ha invitato i curiosi a non intralciare i lavori dei soccorsi, a non avvicinarsi per fare le foto e a non esporsi a rischi inutili. Delle persone che hanno lasciato la propria abitazione, solo 30 non hanno trovato sistemazione da parenti e amici, e sono state alloggiate in alberghi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
APERTA UN’INCHIESTA
Il governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha dichiarato lo stato d’emergenza per l’incendio nel Pisano sul Monte Serra che per il momento ha fatto 700 sfollati tra i comuni di Calci e Vicopisano e bruciato circa seicento ettari di boschi, olivi e montagna. Come riportato da La Repubblica, Rossi ha dichiarato:”Abbiamo già stanziato 200 mila euro e, una volta domato l’incendio, è importante che vengano programmati al più presto interventi di bonifica e operazioni per rimuovere gli alberi bruciati. Si tratta di passaggi fondamentali per ricostruire il quadro idrogeologico e impedire che alle prime piogge l’acqua dilaghi sul paese a velocità che potrebbe essere distruttiva”. Fin dalle prime ore si è diffusa la convinzione che l’origine del rogo non sia stata naturale, e in questo senso va anche registrata l’apertura di un’inchiesta da parte della procura pisana per incendio doloso:”Lo abbiamo fatto sulla base di alcuni indizi che ora dovranno essere confermati dal lavoro investigativo – ha dichiarato il procuratore di Pisa, Alessandro Crini – Primo fra tutti il fatto che le fiamme si siano sviluppate di notte e in una serata sostanzialmente molto fresca”. (agg. di Dario D’Angelo)
GOVERNATORE ROSSI, “ORIGINE DOLOSA”
Prende sempre più piede l’idea che l’incendio che sta bruciando il monte Serra, in provincia di Pisa (Toscana), sia di natura dolosa. Dopo le parole del sindaco di Calci, che ha parlato di “mano criminale”, arrivano anche quelle di Enrico Rossi, il presidente della regione Toscana: «Le origini sono sempre un po’ dolose – le dichiarazioni riportate dai colleghi di RaiNews.it – è molto raro che ci siano incendi che cominciano del tutto improvvisamente. Per di più veniamo da un’estate nella quale non possiamo dire che non sia piovuto». Il governatore si è recato stamattina a Calci, dove ha indetto una conferenza e dove sta seguendo da vicino le operazioni di soccorso: «Sarà importante – ha aggiunto Rossi – che anche il governo nazionale spinga per accertare la responsabilità dell’incendio con indagini approfondite, che sono certo verranno svolte dalle forze dell’ordine». La zona da dove sono scaturite le fiamme non è vicina ad oliveti, e nella notte non ci sono stati temporali, con fulmini che avrebbero potuto innescare una miccia: «Dati anche il buio ed il forte vento – ha concluso Rossi – è inevitabile pensare ad un’origine dolosa». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
700 GLI SFOLLATI
Cresce ancora il numero degli sfollati nel Pisano a causa dell’incendio divampato ieri sera che sta mettendo a dura prova i vigili del fuoco impegnati da ore nel tentativo di sedare le fiamme. Come riportato dall’Ansa, sono adesso 700 le persone costrette ad abbandonare le proprie case minacciate dal rogo, che continua a cambiare direzione per via delle forti raffiche di vento che non stanno dando tregua alimentando un incendio che ha già bruciato 600 ettari di territorio. Massimiliano Ghimenti, sindaco di Calci, il comune maggiormente colpito dall’incendio insieme a Vicopisano, su Facebook ha comunicato “l’evacuazione preventiva anche per le zone di San Lorenzo e la Torre. I vigili del Fuoco – ha scritto – stanno operando al massimo, ma se non cala il vento e non si alzano i mezzi aerei è impossibile spegnere l’incendio”. Le altre frazioni fin qui evacuate sono quelle di Montemagno, Fontana Diana, San Lorenzo, Nicosia e Crespignana. Dall’Emilia Romagna sono in arrivo in Toscana altre squadre dei vigili del fuoco per fornire supporto. Intanto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, come reso noto dal suo ufficio stampa, segue con preoccupazione l’evoluzione dell’incendio sul Monte Serra:”Ringrazio i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e le squadre di volontari che stanno operando a difesa delle abitazioni. E’ importante che si faccia chiarezza sull’origine dell’incendio che ha distrutto un bosco e messo a repentaglio la vita delle persone”, ha dichiarato. (agg. di Dario D’Angelo)
NUBE DI FUMO VISIBILE A 60 KM
Il forte vento di tramontana che sta complicando il lavoro dei vigili del fuoco impegnati nello spegnimento delle fiamme sul Monte Serra, nel Pisano, dovrebbe continuare a soffiare per tutta la giornata secondo le previsioni del Lamma. Il bollettino parla di “vento teso attorno a 20 km/h medio e raffiche tra 30-40km/h con direzione prevalente da nordest ma molto variabile sul sito dell’incendio poiché situato sottovento al flusso e per ragioni morfologiche del rilievo”. Uno spiraglio di speranza resta aperto dal fatto che “tra le 12 e le 17 sembra possibile dalle ultime informazioni modellistiche un’attenuazione con valori medi attorno a 15 km/h e raffiche attorno a 30 km/h”. I danni provocati dalle fiamme sono enormi: gli abitati per il momento sono stati soltanto sfiorati ma sono già 500 gli sfollati, mentre sono 600 gli ettari di bosco andati distrutti. Come riportato da La Repubblica, una enorme nube di fumo si è levata in cielo fino ad avvolgere con la sua cappa la città di Pisa. Il rogo è visibile fino ad una distanza di 60 km. (agg. di Dario D’Angelo)
FOCOLAI NOTATI NEI GIORNI SCORSI
Ormai ci sono pochi dubbi: l’inferno sul Monte Serra, in provincia di Pisa, un incendio che ha portato più di 500 persone ad abbandonare le proprie case minacciate dalle fiamme è di origine dolorosa. Come riportato dal TG1, già nei giorni scorsi erano stati notati dei focolai prontamente spenti, a conferma del fatto che una o più persone probabilmente da giorni tentavano di colpire. Come riferito da Il Tirreno, la Regione Toscana ha fatto sapere che “al momento sono state evacuate le frazioni di Montemagno, Fontana Diana, San Lorenzo, Nicosia e Crespignana per un totale di 70 famglie cioè 500 sfollati. Da questa notte, inviate dalla Protezione civile regionale, stanno operando 180 squadre antincendio, 50 uomini del volontariato e operai forestali, coordinate dal Comune di Vicopisano. Presenti sul posto anche numerose squadre dei Vigili del Fuoco. Sono stati attivati tre punti di accoglienza alla palestra della parrocchia di Calci, al circolo ricreativo di Campo e alla palestra di Vicopisano”. Ma a complicare enormemente le operazioni di soccorso c’è soprattutto il vento, con raffiche che superano i 40 km/h e impediscono agli elicotteri di decollare per non mettere a repentaglio l’incolumità degli stessi soccorritori. (agg. di Dario D’Angelo)
INCENDIO MONTE SERRA, “MANO CRIMINALE”
Un vero e proprio inferno: così viene definito il grande incendio nel bosco del Monte Serra, nel Pisano, che ha già costretto 500 famiglie ad abbandonare le proprie case minacciate dalle fiamme. Come riportato da Il Tirreno, ad alimentare le fiamme complicando il lavoro dei vigili del fuoco è il forte vento che sta soffiando sulla zona del rogo. Il sindaco di Calci, Massimiliano Ghimenti, come riportato dal Tg1 ha parlato apertamente di “mano criminale” confermando il sospetto che l’incendio sia di natura dolosa. Il comandante dei vigili del fuoco di Pisa, Ugo D’Anna, non ha fatto mistero delle difficoltà incontrare nei soccorsi che hanno messo a repentaglio l’incolumità degli stessi pompieri:”Stiamo fronteggiando un incendio di bosco molto grosso e potente e abbiamo rischiato di perdere due squadre nello spegnimento. Ora la cosa più importante è salvare il paese di Calci e abbiamo già allertato i Canadair per quando farà giorno. L’origine del rogo? Quasi certamente dolosa”. (agg. di Dario D’Angelo)
INCENDIO SUL MONTE SERRA
Un vasto incendio sta interessando da diverse ore a questa parte la provincia di Pisa, e precisamente il monte Serra. Minacciato in particolare il comune di Calci, al punto che il sindaco della stessa cittadina, Massimiliano Ghimenti, ha diramato un appello via Facebook ordinando ai propri compaesani di lasciare le abitazioni a scopo preventivo, in particolare nella frazione di Montemagno e nelle zone di Torre e San Lorenzo. Gli sfollati si sono raccolti in una palestra, e attendono che le fiamme vengano domate. Al lavoro vi sono diversi vigili del fuoco e uomini della protezione civile, che stanno combattendo con le fiamme e soprattutto con un forte vento che da diverse ore sta imperversando in quella zona, come riferito da Il Messaggero.
NESSUN FERITO
Fortunatamente per ora non si registrano feriti ne vittime, sia fra i pompieri quanto fra i civili, ma le fiamme stanno preoccupando e non poco gli abitanti della zona, visto che non si riescono a domare. I roghi sono iniziati dalla tarda serata di ieri, attorno alle ore 22:00, e sono probabilmente di origini dolose, anche se per ora le forze dell’ordine non possono sbilanciarsi, visto che attendono che gli incendi vengano spenti del tutto. Al lavoro vi sono circa 80 vigili del fuoco e 30 automezzi, che si sono messi a presidio in particolare delle zone abitative e produttive. Sono attesi aggiornamenti a breve.