Arrivano nuovi aggiornamenti sulla situazione della Nave Aquarius, con Medici Senza Frontiere (MSF) che si scaglia contro la classe politica. “I migranti sono usati come ostaggio per questioni politiche e la responsabilità è di tutti i governi europei, sia di Salvini, che di Macron, che di Orban”, le parole della presidente Claudia Lodesani riportate dai colleghi de Il Giornale. E sottolinea: “Stanno creando una crisi umanitaria alle porte dell’Europa e nessuno vuole gestire questa crisi”. Ricordiamo che, dopo Gibilterra, anche Panama ha rifiutato di fornire la sua bandiera alla Aquarius e senza una soluzione rischia di dover ormeggiare la nave al porto. E spunta una nuova ipotesi: non è da escludere che sia il Vaticano a conferire la bandiera, con Papa Francesco che potrebbe tecnicamente potrebbe appoggiare la missione. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MARE MOSSO RITARDA TRASBORDO
Mentre continua a distanza il duro botta e risposta, a base di tweet, comunicati e dichiarazioni, tra Italia e Francia, il trasbordo dei 58 migranti sulla nave umanitaria Aquarius a Malta sta subendo alcuni intoppi e farà registrare inevitabilmente dei rallentamenti sulla tabella di marcia. A causa delle avverse condizioni meteo e del mare mosso, infatti, l’arrivo a destinazione non sarà possibile se non entro due o tre giorni, stando almeno a quanto ha fatto sapere il coordinatore di Medici Senza Frontiere: insomma, per evitare qualsiasi pericolo legato al maltempo, si è deciso di attendere per il completamento dell’operazione di trasferimento sull’isola, dove i migranti salvati la settimana scorsa saranno poi in seguito redistribuiti tra quattro Paesi dell’Unione Europea (ovvero Francia, Portogallo, Spagna e Germania) in base agli accordi raggiunti dal premier maltese Joseph Muscat. (agg. di R. G. Flore)
BOTTA E RISPOSTA A DISTANZA ITALIA-FRANCIA
Continua il botta e risposta a distanza tra Italia e Francia sul tema migranti, con il caso dell’Aquarius che ha riacceso la polemica tra i due Paesi. Matteo Salvini ha replicato alla dura presa di posizione di Emmanuel Macron e pochi minuti fa è giunto anche il breve ma efficace messaggio della pentastellata Paola Taverna: “Caro Macron l’Italia ha la coscienza a posto!”. Per quanto riguarda l’imbarcazione con a bordo di migranti, la nave è diretta verso Malta ma sono sopraggiunti dei problemi nelle ultime ore, come riportato su Twitter da Medici Senza Frontiere: “#Aquarius è in attesa di effettuare un trasferimento sicuro in acque internazionali al largo di #Malta. Onde alte 2 metri. La mancanza di politiche europee di accoglienza e di sbarco sicuro prolungano inutilmente il tempo in mare di famiglie e bambini bloccati in un limbo”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MOAVERO: “ERRATO QUANTO DISSE BACHELET”
C’è anche il ministro degli esteri, Enzo Moavero Milanesi, a New York, per la 75esima assemblea generale dell’Onu. L’esponente del governo ha partecipato quest’oggi al Transatlantic Dinner offerto dal segretario di stato americano, Mike Pompeo, un’occasione per la Farnesina per «Rafforzare le relazioni transatlantiche, affrontando in modo informale le principali tematiche di attualità internazionale e le crisi regionali in atto». Nel contempo Moavero ha incontrato anche il suo omologo del Libano, Gebran Bassil, nonché l’Alto Commissario per i Diritti Umani dell’Onu, Michelle Bachelet. Durante il colloquio con quest’ultima, il titolare del ministero degli esteri italiano ha parlato delle dichiarazioni che la Bachelet aveva rilasciato lo scorso 7 settembre a Ginevra, su presunte inadempienze dell’Italia in merito ai migranti, e al mancato rispetto dei loro diritti umani. Moavero ha spiegato che “ritiene infondati i rilievi sollevati”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“SALVINI COME PONZIO PILATO”
Prosegue il botta e risposta a distanza fra la Francia e l’Italia. A scatenare la battaglia verbale è stato il presidente Macron, a cui hanno poi replicato il premier Giuseppe Conte e il primo ministro Matteo Salvini. Vicenda chiusa? Tutt’altro perché poco fa, come riferito dall’edizione online del quotidiano Il Giornale, è intervenuto anche il ministro francese agli affari europei Nathalie Loiseau, che si è scagliata in particolare contro il leader del carroccio, definendolo il nuovo Ponzio Pilato. «Oggi nel Mediterraneo vige la legge della giungla – afferma la donna in un’intervista rilasciata a Rtl – con gli scafisti che mandano al naufragio i migranti e i richiedenti asilo a bordo di imbarcazioni incapaci di sostenere traversate di quel tipo. Queste imbarcazioni non possono neanche raggiungere i porti italiani, perché essi sono stati chiusi a causa della decisione di un uomo, Matteo Salvini». E qui scatta l’affondo: «Questa decisione è anche ciò per cui oggi Salvini è indagato dalla giustizia italiana per sequestro di persona. Il signor Salvini oggi è come Ponzio Pilato, è osceno. Quando ci sono persone che rischiano di affogare, il signor Salvini preferisce guardare da un’altra parte». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ACCORDO A 4 PER I MIGRANTI DELL’AQUARIUS
Aquarius: accordo tra Francia, Spagna, Portogallo, Germania per la ripartizione dei migranti, la nave è ora diretta a Malta. Dopo il botta e risposta tra il presidente francese Emmanuel Macron e il premier italiano Giuseppe Conte, nelle ultime ore è giunta la presa di posizione di Matteo Salvini, che ha evidenziato che l’Italia “non accetta lezioni”. Intervenuto a L’Aria che tira, il soccorritore Alessandro Porro ha commentato: “Non siamo una nave fantasma, ma una nave pienamente operativa. Stiamo navigando verso Malta, siamo piuttosto vicini: ci sono onde di due metri e mezzo e il vento che è stato sui 20-30 nodi per tutta la notte. Situazione non ideali per la navigazione: le persone a bordo stanno abbastanza bene, c’è una donna incinta che ieri ha fatto un esame specifico. Ci sono dei bambini che giocano”.
“PRESSIONI GOVERNO ITALIANO SU PANAMA”
Alessandro Porro ha poi evidenziato: “Malta nei prossimi giorni ci manderà una nave sulla quale caricheremo le persone soccorse negli scorsi giorni e saranno trasferite a Malta: c’è un accordo tra i quattro paesi per prendersi carico di queste persone. L’Italia non ne prenderà nessuna secondo quello che sappiamo noi”. Poi il volontario ha parlato della bandiera panamense e delle pressioni del governo italiano: “Noi ci troviamo in una situazione spiacevole: dobbiamo ritornare a Marsiglia e fare una pausa, ci verrà tolta la bandiera di Panama. Abbiamo una nave con una cancellazione della bandiera per due volte nel giro di un mese, prima con Gibilterra e poi con Panama. CI sono pressioni del governo italiano poiché non ascoltiamo gli ordini della guardia costiera libica, il che vorrebbe dire violare la Convenzione di Ginevra. Questa mattina abbiamo ricevuto un’altra comunicazione di Panama: ‘noi non accettiamo che ci sia una nave privata che faccia ricerche e soccorso’”.