Si parla di una vera e propria “guerra del pane” per far riferimento al caso del pane invenduto. A finire nel mirino dell’Antitrust sono stati i Big della grande distribuzione alla luce di un presunto comportamento sleale nei confronti delle imprese di panificazione. Per tale ragione sono state aperte sei istruttorie nei confronti di altrettanti operatori nazionali del settore, considerati tra i principali, ovvero Coop Italia, Conad, Esselunga, Eurospin, Auchan e Carrefour. Ciò che viene contestato l’imposizione, ai propri fornitori di pane fresco, dell’obbligo di ritirare e smaltire a proprie spese il pane invenduto a fine giornata. La differenza di valore tra il pane consegnato ad inizio giornata e quello reso alla fine viene poi riaccreditata al compratore della GDO sugli acquisti successivi. L’antitrust, dunque, dovrebbe fare chiarezza su un presunto squilibrio tra grandi venditori e piccoli fornitori senne spese del pane invenduto a fine giornata. Secondo l’Antitrust, infatti, oltre al forte squilibrio a carico di piccoli forni si andrebbe ad aggiungere anche un ulteriore costo, pratica questa che sempre a detta dell’Antitrust “si inquadra in una situazione di significativo squilibrio contrattuale tra le catene della Gdo e le imprese di panificazione, imprese artigiane con pochi dipendenti”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ANTITRUST, PANE INVENDUTO: 6 ISTRUTTORIE CONTRO SUPERMERCATI
L’Antitrust ha deciso di aprire sei istruttorie nei confronti degli operatori della grande distribuzione, in ordine Auchan, Carrefour, Conad, Coop Italia, Esselunga ed Eurospin. Si lavora per verificare una pratica sleale presunta a danno delle imprese del pane. Si lavora sull’imposizione ai fornitori di pane fresco di ritirare a proprie spese e smaltire il pane non venduto nell’arco della giornata. Questa condotta è stata contestata proprio dall’Antitrust che sta cercando di ragionare in merito. Sarà importante ora considerare anche se ci potranno essere delle sanzioni per i gruppi in questione di fronte a una situazione che porta alla concorrenza sleale e anche ai diritti dei produttori di pane che non dovrebbero essere obbligati a gestire e smaltire in prima persona il prodotto poi non effettivamente venduto durante l’arco della giornata.
ARRIVANO LE ISPEZIONI
In merito ai procedimenti legati al movimento dell’Antitrust sugli operatori della grande distribuzione si possono fare ulteriori osservazione. Come riportato da Lettera 43 si legge che i procedimenti siano stati avviati su una segnalazione dell’Assipan-Confcommercio Imprese per l’Italia una delle principali associazioni nazionale di panificatori. Questi sono volti a cercare di capire, tramite ispezioni, delle eventuali violazioni dell’articolo 62 del decreto legge n.1/2012 che si basa sulle relazioni commerciali nella filiera agroalimentare. Al centro del mirino di Antitrust e Gdf rimane lo smaltimento di pane in eccesso che viene a volte imposto ai produttori stessi.