Una giovane donna di 27 anni è stata aggredita e sfregiata con un coltello dall’ex in una casa d’accoglienza a Perugia. L’incubo è cominciato poco dopo la mezzanotte. L’uomo, un giovane di origini tunisine, si è recato nel centro dove è ospitata la donna con la figlia. E proprio la bambina sarebbe al centro della vicenda: come riportato da La Nazione, sembra che volesse vederla, poi c’è stata l’aggressione violentissima. L’uomo, armato di coltello, ha colpito più e più volte la ragazza, di origine campane ma perugina d’adozione. La figlia di due anni appena era presente: oltre ad aver assistito alla terribile scena, è finita a terra durante il parapiglia tra i genitori. I medici dell’ospedale Santa Maria della Misericordia non hanno trovato ferite da arma da taglio su di lei, ma i postumi della caduta e uno stato di choc comprensibile. A preoccupare però sono le condizioni della donna, che ha riportato ferite importanti al volto.
AGGREDITA E SFREGIATA DALL’EX CON UN COLTELLO: 60 PUNTI DI SUTURA
Il bilancio della drammatica notte è di sessanta punti di sutura al viso per la 27enne, il cui volto è stato deturpato dalla furia del suo ex compagno. La loro bambina è stata anche lei ricoverata in ospedale, ma per una caduta. L’aggressore invece è riuscito a fuggire, ma i carabinieri, come riportato da La Nazione, gli stanno dando la caccia. La giovane donna non è in pericolo di vita, ma ha il volto sfregiato. Arrivata al pronto soccorso in un lago di sangue, è stata accompagnata dagli addetti del 118 in ospedale dopo la chiamata di suo cugino. L’uomo è intervenuto per salvarla dal suo aggressore. Colpito anche lui, è stato poi medicato e subito dimesso. Diversa invece la storia per la 27enne: i medici hanno lavorato per ore per mettergli sessanta punti di sutura, tutti solo sul viso. Più avanti potrebbe essere necessario un intervento di plastica ricostruttiva. Di sicuro dovrà riprendersi dallo choc anche lei, infatti viene supportata anche a livello psicologico in ospedale.