I Re Magi: l'Adorazione a Gesù nell'Epifania del Signore. Chi sono i sapienti venuti da Oriente: i loro doni e il "mistero" della stella cometa. "Imitiamoli nell'umiltà"
L’ADORAZIONE E L’EPIFANIA
Il 6 gennaio di ogni anno si celebra in tutta la cristianità l’Adorazione dei Re Magi presso il Bambin Gesù, in quella che ufficialmente viene definita l’Epifania del Signore: proprio la manifestazione del Figlio di Dio presso i tre sapienti-dottori «provenienti dall’Oriente» sono una delle storie più affascinanti del cristianesimo delle origini, con i due millenni di storia e tradizione che hanno spesso aggiunto/modificato con leggende e storie “aggiuntive” la venuta dei tre “Re” Magi come simbolo dell’accoglienza del mondo alla venuta di Gesù. Tradizionalmente conosciuti come Adorazione dei Re Magivengono raccontati nel Vangelo di Matteo dove si legge come, mentre Gesù, Giuseppe e Maria erano ancora a Betlemme, poco dopo il parto, dei Magi venuti dall’Oriente si fossero recati in visita presso di loro, guidati da una grande stella. La parola Magi è la traslitterazione del termine greco magos e si riferisce ad un titolo riferito ai re-sacerdoti dello zoroastrismo, assai tipici dell’ultimo periodo dell’impero persiano. Nell’Angelus dello scorso anno, Papa Francesco descriveva così la figura e l’importanza dei Magi per la storia della Chiesa ancora oggi, duemilaventi anni dopo: «Ricerca premurosa: i Magi non esitano a mettersi in cammino per cercare il Messia. Giunti a Gerusalemme chiedono: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo» (v. 2). Hanno fatto un lungo viaggio e adesso con grande premura cercano di individuare dove si possa trovare il Re neonato. A Gerusalemme si rivolgono al re Erode, il quale chiede ai sommi sacerdoti e agli scribi di informarsi sul luogo in cui doveva nascere il Messia».
I RE MAGI CHI SONO? I DONI E LA STELLA COMETA
I Magi recavano dei doni regali per il Figlio di Dio (oro, incenso e mirra, secondo alcune tradizioni cristiane), e dopo averlo omaggiato tornarono indietro, senza rivelare ciò che avevano visto a re Erode, il quale invece avrebbe voluto sapere dove si nascondeva quel Bambino allo scopo di ucciderlo, poichè credeva che avrebbe potuto minacciare il suo potere. Secondo la tradizione della Chiesa Cattolica, i tre Magi sarebbero le prime autorità religiose pagane ad adorare il Cristo venuto per tutti e non solo per il Popolo d’Israele; il titolo di “Re” viene riferito all’epoca post-Costantino dove venne riferita un’autorità regale per i grandi sapienti venuti da terre lontane per omaggiare quel Bambino tanto piccolo quanto “rivoluzionario” per la storia dell’umanità. Il testo biblico sostiene inoltre che i Magi intrapresero il loro viaggio verso Betlemme poiché videro una “stella” apparire in cielo; la Cometa è un lascito di Origene, teologo alessandrino del III secolo d.C., convinto che quel fenomeno così particolare in cielo fu proprio la Cometa (come poi raffigurato anche da Giotto secoli più tardi nella Cappella degli Scrovegni a Padova, ndr). In realtà gli studiosi tendono a smentire l’ipotesi che sia proprio la Cometa di Halley quella apparsa ai Magi: in generale, come riporta molto bene “In Terris”, si ritiene impossibile che un corpo così eccezionale possa essere sfuggito all’osservazione astronomica di quel tempo. «La stella dei Magi molto probabilmente è stato un evento astronomico poco appariscente, ignorato dai più, ma carico di significato dal punto di vista astrologico», conclude bene il focus di In Terris sulla vera storia dei Re Magi.
