Integrazione? Difficile, molto difficile, anche se nessuno nega alla gente di altri paesi trasferitisi in Italia di mantenere i loro usi e costumi. Ma quando questa sfocia nella violenza bruta sui minori è ora di dire basta. Bene hanno fatto i carabinieri a arrestare questa mamma islamica che ha reso impossibile la vita della figlia di 15 anni. Emigrati dall’Egitto, la ragazzina veniva picchiata violentemente anche con il mestolo se non indossava il velo islamico e se la vedeva intrattenersi con compagni maschi. Quando a casa loro veniva il compagno, lei e il fratello dovevano dormire per terra. Se la madre tornava in Egitto per qualche faccenda, veniva chiusa a chiave in casa e non poteva uscire. E’ successo a Milano dove la bambina era giunta due anni fa, dopo essere vissuta in Egitto con i nonni dalla nascita mentre la madre era venuta in Italia. Violenza fisica e psicologica che l’hanno così malridotta che qualche giorno fa la ragazzina è svenuta in classe. Era infatti costretta anche a lavorare con la madre che faceva pulizie domestiche, sfinendola.
LA DIFESA DELLA MADRE
Doveva studiare i testi islamici e quando la madre la interrogava se non sapeva rispondere veniva malmenata. Se capitava che i due fratellini si trovassero nudi insieme nel bagno di casa, li obbligava a rimanere a piedi nudi in pieno inverno vicino alla finestra aperta. Minaccia spudorate: “Non dite niente agli assistenti sociali o vi rimando in Egitto dove i vostri zii vi uccideranno”. La ragazzina non ne ha potuto più e si è confidata con l’insegnante, è scattata la denuncia. Ma per gli avvocati difensori della donna, si è inventata tutto, anche contando sulle parole del fratellino che dice che la madre non si comportava così.La madre poi dice che non porta il velo neanche lei, sarebbe tutto uno sfogo psicologico dovuto alla difficoltà della ragazzina ad ambientarsi a scuola, dei maltrattamenti, questi accaduti e provati, del padre che adesso non vive più con loro. Un processo stabilirà cosa è vero e cosa no.