Per un anno, un maniaco si è reso “responsabile di esibizioni di carattere sessuale” davanti ad alcune scuole e giardini pubblici della provincia di Bologna, inquietando i bambini che si imbattevano nell’uomo e nei suoi atteggiamenti choc. A distanza di tempo, solo ieri gli agenti del commissariato di polizia di San Giovanni in Persiceto, in collaborazione con i carabinieri del posto, hanno messo fine ai continui atti osceni ad opera del 44enne, operaio italiano, arrestato in flagranza di reato. A darne notizia è il quotidiano Repubblica.it, che spiega come il maniaco seriale sia stato bloccato a Calderara di Reno proprio mentre metteva in scena uno dei suoi tanti comportamenti osceni, in presenza di minori. Il maniaco ora rischia da 1 a 5 anni di reclusione con l’accusa di “atti sessuali in presenza di una persona minore di 14 anni, al fine di farla assistere”, reato previsto dall’articolo 609 quinquies del codice penale.
ATTI OSCENI DAVANTI A SCUOLE: MANIACO SESSUALE ARRESTATO DOPO UN ANNO
Stando a quanto emerso dalle indagini condotte da polizia e carabinieri, il responsabile dei continui atti osceni in città e provincia, andati avanti per un anno, è un uomo di 44 anni, incensurato e senza famiglia. Sono stati numerosi – almeno una decina – gli episodi che lo hanno visto avvicinarsi nei pressi di istituti scolastici, parchi o giardini pubblici dei comuni di San Giovanni in Persiceto, Pieve di Cento, Baricella e Calderara e, secondo gli inquirenti, qui “esibiva i suoi genitali” davanti a bimbi che frequentavano le scuole materne ed elementari. Talvolta il maniaco si masturbava indisturbato. Da qui le copiose denunce che hanno fatto scattare “numerosi servizi di osservazione e pedinamento” fino a ieri, quando l’uomo è stato notato mentre si avvicinava a due scuole dove alcuni bambini erano usciti durante la ricreazione nel cortile. In quel frangente, l’uomo “si è abbassato i pantaloni e ha iniziato a masturbarsi davanti ad alcuni scolari” ma sarebbe stato prontamente bloccato dagli agenti ed arrestato. Perquisita anche la sua abitazione dove è stato rinvenuto del materiale informatico ora al vaglio della polizia postale.