Benché fosse ai vertici di una delle più importanti istituzioni italiane, per anni e anni è rimasta sconosciuta al grande pubblico. Poi, per la prima volta, il suo nome era apparso suo giornali. Fu quando l’allora governatore della Banca d’Italia Mario Draghi venne nominato a capo della Banca Centrale Europea. Allora, iniziò, tra gli altri, a circolare anche il nome di Anna Maria Tarantola per la successione. Ma, come è noto, non se ne fece nulla. Ora, il suo nome torna ad essere assurto agli onori della cronaca. E lo sarà sempre di più, per molto tempo. In linea, com’era prevedibile, con lo stille che finora ha contraddistinto la scelta del suo governo, composto da tecnici, professori, banchieri e alti funzionari dello Stato, il presidente del Consiglio Mario Monti ha indicato la vice direttore generale di Bakitalia come nuovo presidente della Rai. La sua nomina dovrà essere ora ratificata dalla Commissione di Vigilanza con il voto di almeno due terzi dei componenti. Nata a Casalpusterlengo, in provincia di Lodi, il 3 febbraio 1945, sposata, con due figlie, sarebbe, dopo Lucia Annunziata e Letizia Moratti il terzo presidente donna. C’è da aspettarsi che, in difesa della categoria, farà di tutto per lasciare la sua impronta anche a Viale Mazzini. Da sempre, infatti, ha cercato di diffondere quella cultura del lavoro che non obbligasse la donne a dover scegliere tra la maternità il lavoro, ma che consentisse loro di poter esprimersi in tutte le proprie potenzialità. Laureata nel 1969 in Economia e Commercio all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha continuato gli studi come ricercatrice alla London School of Economics dove ha conseguito il Master of Philosophy in Economics. Viene assunta in Banca d’Italia nel 1971 presso l’Ufficio Vigilanza I della Sede di Milano. Nel 1996 è nominata direttore della succursale di Varese mentre pochi anni più tardi, nel 1998, torna a Milan, dove assume il ruolo di Titolare della Direzione Intermedia di Vigilanza-Cambi. Dal 2002 2005 è direttore della filiale di Brescia e, in seguito di Bologna. Viene nominata, nel 2006, funzionario generale preposto all’Area Bilancio.
La sua qualifica è di Ragioniere generale. A febbraio 2007, invece, le viene affidata l’Area vigilanza bancaria e finanziaria. Infine, il 20 gennaio del 2009, entra nel direttorio di Palazzo Koch, con la nomina di vice direttore generale. Tra le varie onorificenze, ha ricevuto quella di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana.