Dopo il terremoto che martedì scorso ha devastato l’Emilia-Romagna, la terra non smette di tremare. Sono tantissime le scosse che si susseguono di ora in ora, facendo tornare paura e preoccupazione tra la popolazione già gravemente colpita dal violento sisma degli ultimi giorni. L’ultima scossa, secondo quanto riporta l’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è stata registrata alle ore 15 e 11 di oggi, giovedì 31 maggio, nello stesso distretto sismico della Pianura padana emiliana. Il nuovo terremoto, solamente l’ultimo di una infinita serie che ha interessato la zona per tutta la notte, è stato di magnitudo 2.6 sulla scala Richter, localizzato ad una profondità di 6.9 chilometri, precisamente alle coordinate 44.883°N, 10.941°E. I comuni che si trovano nel raggio di dieci chilometri dall’epicentro sono alcuni tra quelli più colpiti dal sisma di martedì che ha provocato la morte di 17 persone e fatto salire il numero degli sfollati a 15 mila, quindi MOGLIA (MN), ROLO (RE), CAVEZZO (MO), CONCORDIA SULLA SECCHIA (MO), NOVI DI MODENA (MO), SAN POSSIDONIO (MO). I comuni che invece si trovano tra i dieci e i venti chilometri dal punto in cui è stato localizzato la nuova scossa sono GONZAGA (MN), PEGOGNAGA (MN), QUINGENTOLE (MN), QUISTELLO (MN), SAN BENEDETTO PO (MN), SAN GIACOMO DELLE SEGNATE (MN), SAN GIOVANNI DEL DOSSO (MN), SCHIVENOGLIA (MN), CAMPAGNOLA EMILIA (RE), CORREGGIO (RE), FABBRICO (RE), REGGIOLO (RE), RIO SALICETO (RE), BASTIGLIA (MO), BOMPORTO (MO), CARPI (MO), MEDOLLA (MO), MIRANDOLA (MO), SAN PROSPERO (MO), SOLIERA (MO). Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha recentemente fatto sapere di aver «cominciato a parlare di un piano nazionale per la sicurezza del territorio non appena mi sono insediato. Un piano che duri quello che deve durare ma almeno 15 anni». E’ sempre lui a dire che si tratta di «una priorità, una grande infrastruttura per il nostro paese, e l’evento sismico di questi giorni ne ha richiamato la necessità». Clini si augura inoltre che l’intervento sull’accisa della benzina «non abbia effetti sul prezzo dei carburanti perché il prezzo sta scendendo e le compagnie devono ridurre i margini speculativi. Altre volte siamo dovuti intervenire, oggi senza un nostro richiamo, è necessario che si muovano da sole».
Il ministro dell’Ambiente ha poi sottolineato che «le mappe del rischio sismico sono già aggiornate: questo è un dato automatico. Il punto vero, guardando a quanto è avvenuto negli ultimi trent’anni per gli eventi sismici, è che noi dobbiamo assumere gli scenari peggiori: non è possibile più tarare i criteri di sicurezza per le costruzioni in base a quanto abbiamo visto sedimentato nei secoli scorsi».