Scossa di terremoto vicino a Firenze, oggi 4 marzo 2013 – Nelle ultime ore la terra sta tremando un po’ in tutta Italia. Dopo la scossa di 2.5 gradi della scala Richter avvertita ieri a Roma sud e a Castel Gandolfo, scossa che ha fatto scendere per le strade diverse persone spaventate, questa mattina verso l’alba la terra ha tremato anche vicino a Firenze. In realtà proprio sull’Appennino bolognese tra Toscana e Emilia ieri pomeriggio si era già verificato un evento sismico di magnitudo 3.1 gradi. Questo più recente invece ha visto lo scatenarsi di una scossa di 3.4 gradi della scala Richter alle ore 4 e 53. L’epicentro è stato individuato tra i comuni di Tredozio, Londa e Dicomano (Firenze) e Castel del Rio, nel Bolognese. Non si sono registrati danni a edifici o persone anche se le ricerche della protezione civile sarebbero ancora in corso. Nel dettaglio, l’epicentro è stato individuato alle coordinate 44.037°N, 11.566°E e a una profondità di 9,1 chilometri sotto terra. 2013 – UTC). Il sisma stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico dell’Appennino forlivese, zona a forte presenza sismica. I comuni nel raggio di circa dieci chilometri dall’epicentro sono quelli di Marradi in provincia di Firenze e Palazzuolo sul Seno in provincia anch’esso di Firenze. Quelli invece nell’arco tra i dieci e i venti chilometri sono quelli di CASTEL DEL RIO (BO), CASOLA VALSENIO (RA), TREDOZIO (FC), BORGO SAN LORENZO (FI), DICOMANO (FI), LONDA (FI), SAN GODENZO (FI), VICCHIO (FI). Come detto la scossa seppur piuttosto forte non ha provocato stando alle rilevazioni del moento alcun danno: trattasi infatti di zona alquanto montagnosa in grado di assorbire eventi sismici di questo tipo. Gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sono comunque al lavoro per capire se esista qualche tipo di correlazione tra gli eventi sismici delle ultime ventiquattro ore in Toscana – due volte – e Lazio.
Il terremoto è stato localizzato con i dati delle stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.