Un nuovo terremoto di magnitudo 2.1 è stato avvertito poco fa in provincia di Perugia (Umbria). La scossa è avvenuta alle 18.14 nel distretto sismico dell’alta Val Tiberina, nei pressi dei comuni (distanti non più di dieci km) di Montone (Pg) e Pietralunga (Pg). Gli altri comuni coinvolti, ma distanti tra i 10 e i 20 km, sono Apecchio (Pu), Città Di Castello (Pg), Monte Santa Maria Tiberina (Pg) e Umbertide (Pg). Poco prima, alle ore 17.53, un altro terremoto di magnitudo 2.4 si è verificato in provincia di Siracusa (Sicilia): in questo caso l’area interessata è quella dei Monti Iblei, dove si trovano i comuni di Canicattini Bagni (Sr), Floridia (Sr), Solarino (Sr) e Sortino (Sr).
Trema ancora la terra in provincia de L’Aquila (Abruzzo), dove l’Ingv ha registrato un terremoto di magnitudo 2.8 avvenuto poco fa. La scossa si è verificata verso le 14.30 nel distretto sismico del Gran Sasso, a non più di dieci chilometri di distanza dai comuni di Barete (Aq), Cagnano Amiterno (Aq), Capitignano (Aq) e Pizzoli (Aq). Gli altri comuni interessati, ma distanti tra i dieci e i venti chilometri dall’epicentro (localizzato esattamente alle coordinate 42.4545°N, 13.3282°E e a una profondità di 10.8 chilometri) sono Amatrice (Ri), Borbona (Ri), Campotosto (Aq), L’Aquila (Aq), Lucoli (Aq), Montereale (Aq), Scoppito (Aq), Tornimparte (Aq) e Crognaleto (Te).
Continua a tremare la terra in Italia. Dopo la violenta scossa di magnitudo 3 che alle 9.54 si è verificata in Sicilia, al largo delle Isole Lipari, alle 11.22 è la volta dell’Umbria, regione italiana estremamente soggetta ai fenomeni sismici. La regione è stata infatti teatro di un leggero terremoto di intensità pari a 1.4 M; la provincia coinvolta è quella di Perugia: Valtopina, Foligno e Spello sono infatti i comuni del perugino che si sono trovati entro i 20 chilometri dall’epicentro, individuato alla profondità di 10.4 km e alle seguenti coordinate geografiche: 43.0 di Latitudine e 12.7 di Longitudine.
Un terremoto di magnitudo pari a 3 gradi della Scala Richter è stato avvertito poco fa in Sicilia. Come riporta l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), l’epicentro della scossa è stato localizzato in mare (alle coordinate 38.408°N, 14.7075°E e a una profondità di 246,1 chilometri) nei pressi delle Isole Lipari. La terra ha tremato poco prima delle 10 di questa mattina, interessando solamente il comune di Leni, in provincia di Messina, l’unico presente in un raggio di venti chilometri dal punto in cui il sisma si è generato. Poco prima, verso le 8.40, un forte terremoto di magnitudo 5.1 si è verificato in Grecia, nell’isola di Cefalonia, ma il moto ondulatorio è stato distintamente avvertito anche in tutto il Sud Italia, soprattutto nel Salento e nell’area di Bari. Al momento non vi sono notizie di particolari danni o feriti.
Oggi, venerdì 7 novembre 2014, si è verificata una scossa di terremoto nell’Oceano Pacifico, in Papua Nuova Guinea: lo riporta il sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il sisma, che si è scatenato alle 4.30 circa (ora italiana) e 3.30 (ora UTC), ha avuto una magnitudo di 6.6 sulla scala Richter e si è verificato ad una profondità di 63 Km nel sottosuolo: per fortuna, l’epicentro era situato in mare, alle coordinate 6.03°S e 148.24°E, e l’evento tellurico sembra non aver causato nessun tipo di danno. Non sono stati interessati comuni, né zone costiere e le segnalazioni di eventuali vittime non sussistono. Per quanto riguarda il territorio italiano, va segnalata una scossa di magnitudo 1.8, che si è verificata in Umbria verso l’una di questa notte. I comuni interessati sono stati Corciano (Pg), Perugia e Magione (Pg) e il terremoto ha avuto una profondità di 5.4 Km nel sottosuolo.