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Home » Politica » Crosetto ai Volenterosi UE: “art. 5 NATO meglio di soldati in Ucraina”/ Ok Trump al piano Italia: gli scenari

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Crosetto ai Volenterosi UE: “art. 5 NATO meglio di soldati in Ucraina”/ Ok Trump al piano Italia: gli scenari

Niccolò Magnani
Pubblicato 20 Agosto 2025
Meloni e Crosetto alla NATO

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, con il ministro della Difesa Guido Crosetto al Vertice NATO del 25 giugno 2025 (ANSA-EPA 2025)

Cosa divide ancora i Volenterosi UE sulle garanzie all'Ucraina: soldati in Ucraina o articolo 5 NATO, cosa sostiene l'Italia di Meloni e Crosetto

MODELLO NATO O SOLDATI IN UCRAINA: LO “SCONTRO” FRA ITALIA E VOLENTEROSI PER I NEGOZIATI SU KIEV

Uno dei punti di maggiore distanza evidenziati tra i Volenterosi UE nel pur positivo vertice alla Casa Bianca è stato certamente l’argomento sulla garanzia futura per la sicurezza dell’Ucraina: sebbene Stati Uniti e Unione Europea abbiano concordato in sede NATO di stilare nei prossimi giorni la lista di garanzie che Volodymyr Zelensky potrà mettere sul tavolo del summit con il Presidente russo Vladimir Putin, resta la diversità di posizioni in merito alla possibilità di inviare soldati dei Paesi “Volenterosi” come deterrenza per future invasioni di Mosca.


Asset russi congelati, pressing Germania ma Belgio: "Rischiamo perdite miliardarie"/ Lega: "Vanno restituiti"


Mesi dopo la proposta del Governo italiano con la Premier Giorgia Meloni – quella di un meccanismo simile all’articolo 5 della NATO che imponga l’intervento militare in difesa dell’Ucraina in caso di attacco – era stata bocciata dagli altri Paesi UE, mentre ora gli Stati Uniti di Trump e Witkoff hanno riproposto l’esatta clausola proposta dall’Italia.


Zuppi: “bene Governo sugli oratori, CEI non fa opposizione”/ “Eliminare il presepe non favorisce il dialogo”


Vertice volenterosi UE-USA
Vertice USA-UE sull’Ucraina: Trump e Zelensky con Meloni, Macron, Merz, Starmer, Stubb, Rutte, Von der Leyen (ANSA 2025, Filippo Attili)

E questa volta il semaforo verde sarebbe arrivato sia dall’Ucraina che dallo stesso Cremlino, vera svolta potenziale verso il bilaterale Zelensky-Putin entro fine agosto 2025. La Francia di Macron assieme al Regno Unito del Premier Starmer hanno manifestato una non completa convinzione che un simil articolo 5 per Kiev risolverebbe la minaccia russa, e ripropongono – anche nello Studio Ovale USA – la possibile operazione di soldati “Volenterosi” in terra d’Ucraina.


Putin: “Dombass sarà nostro, coi negoziati o con le armi”/ Trump accelera sulla pace: oggi round USA-Ucraina


Il no secco è però arrivato dall’amministrazione Trump che invece sostiene e loda la proposta italiana: «gli Stati Uniti non manderanno soldati, né consegneranno armi all’Ucraina (salvo vendere materiale bellico con fondi UE-NATO, ndr)», mentre sono più propensi come garanzia di sicurezza al Paese invaso una possibile copertura aerea, l’utilizzo di droni e appunto un meccanismo simile all’articolo 5 dell’Alleanza Atlantica. Sebbene Macron, Starmer e la Presidente UE Von der Leyen mirano alla presenza di truppe “peacekeeping” sul suolo ucraino, il Governo Meloni con l’amministrazione Trump ritengono un’opzione di difficile attuazione in quanto la Russia ha già escluso categoricamente la presenza di eserciti stranieri che possano minacciare le posizioni russe.

LA PROPOSTA DI CROSETTO E LA DECISIONE DI MELONI: LA POSIZIONE ITALIANA (CON IL PLAUSO USA)

È in questo scenario di assoluto stallo che stamane dalle colonne de “La Repubblica” il Ministro della Difesa Guido Crosetto illustra da vicino la proposta presentata e discussa al tavolo delle trattative alla Casa Bianca, non lesinando critiche alla tesi dei Volenterosi (con la Germania di Merz che tentenna tra le due posizioni): «fa sempre più strada l’ipotesi di Meloni su un meccanismo basato sull’articolo 5», spiegando come l’unità vista a Washington dei vari leader europei, al netto delle differenze comprensibili, è qualcosa di enormemente positivo in vista di un possibile accordo di pace.

Crosetto coi Ministri della Difesa "volenterosi"
Guido Crosetto con i Ministri della Difesa di Polonia, Francia, Germania e Regno Unito (ANSA 2025, Riccardo Antimiani)

Sebbene Crosetto sia convinto che l’articolo 5 sia comunque una proposta non per forza incompatibile con le direttive dei Volenterosi, non manca una linea di critica per quanto Macron & Co. sembrano non voler comprendere a fondo: una delle possibili condizioni che Mosca potrebbe inserire nella tregua, se accetteranno davvero l’art. 5, «potrebbe essere non avere truppe di altri paesi, come l’UE, in Ucraina». Il Governo Meloni ha ribadito più volte di essere contrario ad inviare soldati, così come gli Stati Uniti di Trump e Vance sono tutt’altro che inclini (anche per possibili tensioni con l’ala MAGA dei Repubblicani che vede in cattiva luce un troppo coinvolgimento nella guerra estera).

Roma insiste con Washington che l’articolo 5 è la soluzione adeguata che lancia una vera deterrenza contro la Russia, evitando però eccessive conseguenze geopolitiche: Putin una sorta di “NATO bis” con Kiev potrebbe anche accettarla perché nei fatti l’Ucraina non entrerebbe a pieno titolo nell’Alleanza, e verrebbe difesa solo in caso di aggressione, mentre Mosca vedrebbe tolte le sanzioni e si riaprirebbe un canale diplomatico interrotto per 3 anni e mezzo dopo la scelta drammatica di invadere un Paese estero. Crosetto con Meloni hanno sostenuto coi propri partner europei che il meccanismo andrà scelto al più presto, potrà essere una sorta di protezione esterna della NATO, oppure di singole nazioni che aderiranno al meccanismo.

Palazzo Chigi giudica decisivo il recente summit alla Casa Bianca e seppur con percorso irto di ostacoli, valuta possibile un accordo globale tra Kiev e Mosca: per questo la scelta di posticipare il lungo viaggio in Asia che avrebbe portato a fine agosto la Premier Meloni in Corea, Giappone, Bangladesh, Singapore e Vietnam. Gli “spiragli” di pace tengono tutte le cancellerie internazionali in formazione attiva, compreso il Presidente americano che ha appena annullato le vacanze estive per seguire al meglio ogni singolo passaggio chiave di questa lunghissima e densissima estate di (possibile) pace.

Tags: Guido CrosettoVolodymyr ZelenskyGoverno MeloniGiorgia MeloniFriedrich MerzDonald TrumpEmmanuel MacronVladimir Putin

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