Sono da oggi disponibili sul sito del Vaticano tutti i documenti della Santa sede relativi al periodo della Seconda Guerra Mondiale. I documenti erano già pubblici da tempo, ma era estremamente complicato accedervi. I documenti pubblicati consistono nell’intera collezione degli Acta Sanctae Sedis e in quella degli Acta Apostolicae Sedis, ovvero tutti gli atti ufficiali della Santa Sede redatti ed emanati tra il 1865 e il 2007. Questi saranno in in formato pdf. E’ disponibile anche la collezione dei 12 volumi degli Actes et Documents du Saint-Siège relatifs à la Seconde Guerre Mondiale. I documenti sono reperibili su, www.vatican.va, nella Sezione Testi fondamentali.
I documenti della Santa Sede disponibili on line rappresentano un sorgente di informazioni inestimabile, specie quelli riguardanti la Seconda Guerra Mondiale. Studiosi, esperti o semplici appassionati, potranno ora prender contatto con l’effettiva azione del Vaticano in quel periodo. Prendere in mano i documenti ufficiali del Vaticano è la premessa necessaria per comprendere, infatti, l’operato di Pio XII e il suo reale impegno nei confronti degli ebrei. Da alcuni anni, infatti, dalla rappresentazione teatrale di Rolf Hochhuth Il vicario del ’63 in poi, si è diffusa una storiografia che ha dipinto il pontefice come un pavido, incapace di opporsi ad Hitler, ed ha permesso che tale concezione di radicasse in gran parte dell’opinione pubblica
L’iniziativa da parte del Vaticano di mettere on line i documenti, sarebbe nata in seguito alle richieste di Pave the Way. SI tratta di una fondazione ebraico-americana, fondata da Gary Krupp, che ha sempre difeso l’operato di Pio XII.
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– La Santa Sede, in particolare, ha messo su internet 5.125 documenti dell’Archivio Segreto Vaticano, datati tra il marzo 1939 e il maggio 1945. Gli archivi relativi al pontificato di Papa Pacelli non sono ancora accessibili liberamente per motivi tecnici, in ragione del numero altamente elevato dei testi che non sono ancora stati ordinati e classificati. Per rispondere alla richieste giunte da più parti di visionare gli archivi, papa Montini incaricò quattro gesuiti Pierre Blet, Angelo Martini, Robert A. Graham, Burkhart Schneider di studiarli e pubblicarne l’essenziale. Ne nacquero, appunto, gli Actes et documents du Saint-Siege relatifs à la Seconde guerre mondiale.
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