LA CENTRALITA’ DI PADRE PIO NELLA CULTURA ODIERNA
Prima è stata Rosi Abate, la protagonista di una delle fiction televisive di maggior successo del momento che in una scena compra una sua statuetta; poi è stata la volta dell’allenatore del Milan, Gennaro Gattuso, che ha spiegato le scarse prestazioni della sua squadra spiegando ai giornalisti che lui non è come il santo di Pietrelcina e, infine, l’annuncio da parte del Pontefice che il prossimo 17 marzo farà visita proprio al santuario di San Giovanni Rotondo dal momento che cade il centenario delle sue stimmate e il centenario della morte: tre indizi fanno più di una prova e, nel suo editoriale apparso sulle colonne de Il Mattino, il sociologo e saggista, nonché esperto di religioni, Massimo Introvigne ha parlato della presenza di Padre Pio nella nostra società, mostrando come i succitati esempi riaffermino fortemente la sua figura nell’immaginario collettivo: e l’intervento di Introvigne, partendo da questi elementi, spiega come gli spettatori (delle fiction, come di una partita di calcio) vengano coinvolti anche attraverso questo “linguaggio laico” e popolare che, peraltro, è stato proprio l’attuale Pontefice a sdoganare: d’altronde per Bergoglio, si legge nell’articolo, il popolo non è solo una categoria sociologica o politica ma addirittura mistica. Ecco perché “Francesco non può ignorare quanto Padre Pio sia diventato un significante universale per il credente” e non è nemmeno un caso che sia stato proprio lui, prima di diventare Papa, a sdoganare e “rivalutare la religiosità popolare”.
PAPA FRANCESCO E LA RELIGIOSITA’ POPOLARE
Insomma, nel suo editoriale scritto per Il Mattino, Massimo Introvigne rintraccia una sorta di “fil rouge” tra la costante presenza del santo di Pietrelcina nella cultura odierna (persino quella televisiva) e quanto professato da Papa Bergoglio: questi, infatti, sin fa tempi non sospetti quando era ancora cardinale soleva dire che i cattolici perdono fedeli perché sentivano mancare una religione calda e popolare, ma anche festosa e “attenta ai miracoli”. E, spiega il saggista, tutto ciò nonostante alcune ovvie “incrostazioni” tipiche della stessa religiosità popolare quali gli eccessi della superstizione ma anche l’eccessiva commercializzazione a cui sono sottoposte le figure sacre. Dunque, nella sua conclusione, Introvigne traccia un percorso comune e che è poi l’atteggiamento che Papa Francesco, a suo dire, “manifesterà verso il culto di Padre Pio” dato che è una espressione genuina della gente comune e che, in futuro, potrebbe portare a una sintonia del Santo Padre con la figura venerata da tanti fedeli, a partire proprio dal viaggio che farà a marzo inoltrato nei luoghi che hanno visto protagonista Padre Pio.