Dopo il “brunch”, dall’America ora arriva il “drunch”. La nuova moda ha attecchito a Parigi, dove il brunch è ormai cosa d’altri tempi e ci si incontra per il “drunch”, da “dinner” (cena) e “lunch” (pranzo).
E, naturalmente, i francesi dovevano apportare la loro modifica: il “drunch” è chiamato anche “slunch”, da “souper”, cioè cenare. Ci si vede a casa o in un locale tra amici la domenica, tra le 17 e le 21, in modo informale attorno ad un buffet leggero. L’idea è di stare assieme e di terminare presto la serata per essere in forma il lunedì mattina. Il vantaggio è quello di non perdere la domenica pomeriggio come avviene per il brunch, che si svolge tra le 11 e le 16.
La novità parigina non poteva lasciare indifferenti i settori degli elettrodomestici e dell’arredamento, che si sono subito ingegnati per rispondere alla domanda di prodotti per le nuove esigenze. Quindi, come ha messo in evidenza la stampa francese, hanno iniziato a circolare contenitori extra-large, piattoni o insalatiere, di ogni forma e colore, tavoli bassi da salotto abbinati a cuscinoni o puffi per i “drunch-ricevimenti”. E non poteva mancare la consegna a domicilio ad hoc per il tipo di drunch preferito, dal libanese al giapponese. Ci sono centri benessere che il week-end propongono la formula trattamento più drunch, come al Kietud: per 199 euro si può beneficiare di spa e buffet a base di pancakes, noccioline, insalate e champagne.
Ma anche l’alta cucina parigina non poteva tirarsi indietro di fronte alla nuova moda che spopola. Così molti locali e ristoranti si sono ormai adeguati e hanno aggiunto il drunch al loro menu. Il Mini-Palais, il ristorante del museo del Grand-Palais sugli Champs-Elysees, propone di ‘druncher’ dalle 18 alle 23 con una formula a 28 euro che include zuppe, carni fredde, dessert e bevande. È già diventato un’istituzione il drunch dell’Hotel Murano che durante la settimana organizza anche ‘aperitivi-cena’ di classe a ritmo di jazz o musica varia in un ambiente elegante e modaiolo. Per una vista mozzafiato su Parigi invece c’è quello del ristorante dell’Hotel Concorde Lafayette.
Ma i parigini amano anche organizzare il loro ‘slunch’ a casa: e in questo caso abbondano i siti internet, libri e articoli in varie riviste che offrono consigli sui piatti da preparare e le ‘epicerie’ dove trovare gli ingredienti e le pietanze più sorprendenti.