Una tragedia nazionale quella che ha colpito il Regno Unito con il brutale assassinio di David Amess, deputato Tory, cristiano conservatore, ucciso con 17 coltellate all’interno della chiesa della sua circoscrizione di Leigh-on-Sea nell’Essex durante un evento elettorale.
La morte del 69enne deputato ricorda da vicino quella della ex collega Jo Cox compiuta 5 anni fa ma con risvolti politici al momento decisamente diversi: dopo tre giorni di fitte indagini è emerso il nome e l’identità del killer che si è scagliato contro Amess. Si tratta di Ali Harbi Ali, 25 anni, cittadino britannico di origine somala e figlio di Harbi Ali Kullane, ex consigliere delle comunicazioni del Premier della Somalia nonché membro del Governo di Mogadiscio. A darne notizia ufficiale è lo stesso padre del assassino fermato da Scotland Yard: «Sono molto traumatizzato», ha spiegato al “Sunday Times”. «Non me lo sarei mai immaginato».
IL DELITTO AMESS E IL RETROSCENA POLITICO
Si indaga ancora per capire se Ali Harbi Ali fosse entrato in un vasto giro di radicalizzazione islamita terroristica, con il giovane trattenuto da venerdì in virtù delle norme speciali del Terrorism Act in Inghilterra. Stando a quanto però trapelato dal “Mail on Sunday”, il 25enne avrebbe pianificato l’attentato contro David Amess da almeno una settimana, prenotando un posto all’incontro del 15 ottobre con il deputato Tory. La dinamica purtroppo è chiarissima: l’attentatore si è messo in fila insieme a tutti gli altri elettori, salvo poi una volta di fronte a lui estrarre il pugnale e colpirlo ben 17 volte. Misterioso il movente, anche se sempre di più appare un delitto terroristico: ancor più strano che dopo l’attacco con coltello, Ali Harbi Ali sia rimasto in silenzio nella chiesa senza assalire nessun altro e attendendo di essere arrestato. Considerato da tempo soggetto “a rischio radicalizzazione” – anche se attualmente non era soggetto di interesse dei servizi segreti dell’Mi5 – Harbi viene descritto così da un vicino intervistato dal “Daily Mail”: «Viviamo qua da vent’anni e loro ci sono sempre stati, da quando i ragazzi erano molto piccoli. Per quanto ne so erano una bella famiglia. Tanto tempo fa c’era stato un incidente che aveva coinvolto uno dei fratelli e la polizia, ma niente di recente. Poi ieri abbiamo visto gli agenti entrare e uscire tutto il giorno, hanno perquisito la casa approfonditamente e sono anche andati nel giardino sul retro nel caso qualcosa fosse stato tirato dalle finestre».