A Le Iene la versione di Pierluigi Chieffi sugli screzi con Davide Barzan: l'ex amico del consulente sostiene di essere stato truffato per 100mila euro
La diretta di ieri sera – martedì 9 dicembre 2025 – della trasmissione Le Iene è tornata a parlare di Davide Barzan, il consulente penale da tempo al centro delle prime pagine dei quotidiani per la sua attività difensiva al fianco di Manuela Bianchi nel caso dell’omicidio di Pierina Paganelli, nonché che il gravissimo gesto che l’ha visto (collateralmente) protagonista sul finire del mese di maggio: nella notte tra il 26 e il 27, infatti, l’auto di Davide Barzan fu data alle fiamme da alcuni individui ignoti, per ragioni che in quel momento apparvero tutt’altro che chiare.
Partendo proprio dalle novità sul rogo, la trasmissione di Italia 1 ha ricordato che ci sono stati recentemente due arresti, nelle persone di Pierluigi Chieffi e Gionas Pozzi: secondo gli inquirenti, entrambi – ma soprattutto il primo – avrebbero agito per il “risentimento nei confronti dell’ex amico” che gli avrebbe causato “un grave danno economico”; tesi che lo stesso Chieffi aveva già raccontato a Le Iene durante la lunghi inchiesta poi rinominata dalla trasmissione “Barzageddon“.
Il racconto di Chieffi sulla (presunta) truffa subita da Davide Barzan: “Mi ha truffato per 100mila euro, spesi in carte legali”
Lo stesso Pierluigi Chieffi – 57enne ed ex broker – ha raccontato alle Iene che “si è presentato come appartenente a una famiglia ultracentenaria di avvocati”, sostenendo di essere – a dispetto di quanto già evidenziarono le stesse Iene nell’inchiesta su Davide Barzan – un penalista, assieme alla sorella Nunzia, in un periodo complesso in cui aveva “perso il lavoro” e stava combattendo per “l’affidamento di mio figlio”: lo studio gli chiese “mille euro a udienza, 1.500 di spese, più alti mille euro e un’altra serie di pagamenti” per le carte processuale.
Le spese, peraltro, secondo l’ex broker aumentarono man mano che saldava il suo rapporto di amicizia con Davide Barzan, stimando il totale in “103mila euro“, ai quali – però – si aggiunse anche un vero e proprio colpo di scena: in un secondo momento – dopo la fine dei processi a suo carico -, infatti, la sorella di Davide Barzan sporse denuncia nei confronti di Chieffi, sostenendo che (citando le carte) “per le attività professionali (..) non aveva ricevuto alcun pagamento“, chiedendogli altri 103mila euro.
Tra questi due eventi, però, Chieffi ha anche ricordato di un’occasione in cui lo stesso Davide Barzan lo presentò a un altro amico – tale Giacomo Gessaroli – come un broker finanziario che avrebbe potuto fargli guadagnare fino al 34% di profitti da un investimento: Gessaroli si fidò e affidò a Chieffi 50mila euro, scoprendo solo in un secondo momento che quei soldi non sono mai stati investiti e sono, anzi, stati trasferiti nelle tasche dello stesso Davide Barzan; dando il via a una serie di denunce e contro-denunce tra i tre soggetti.
Raggiunto dalle Iene, Davide Barzan ha confermato che “conoscevo [Chieffi]”, pur sostenendo che non era un amico, ma un semplice “assistito dello studio legale con il quel non ho mai fatto affari”: l’ex broker sarebbe “un pregiudicato” e interpellato su quel (presunto) scambio dei 50mila euro, Davide Barzan si è limitato a dire che “non ce n’è nessuna evidenza (..), anche perché non ho mai preso soldi da nessuno”, chiedendo anche se “Chieffi le ha mai detto che gli ho prestato personalmente 20mila euro in contati a dicembre del 2023, sui quali ho i messaggi e dei testimoni”; tutto prima di liquidare l’inviato delle Iene con un classico “non voglio rispondere più a queste domande“.
