Davide Ferrerio in stato vegetativo dopo pestaggio: le parole del fratello dopo la sentenza definitiva a carico dell'aggressore Nicolò Passalacqua

Davide Ferrerio, il giovane vittima di un brutale pestaggio a Crotone nell’agosto 2022 per uno scambio di persona, è in stato vegetativo da allora. Poche ore fa, il 25enne accusato di essere l’autore dell’aggressione, Nicolò Passalacqua, è stato condannato in via definitiva per il tentato omicidio a 12 anni e 8 mesi di carcere, mentre ancora si attende l’appello per le altre persone coinvolte a vario titolo nella terribile spedizione punitiva che ha visto il ragazzo finire nel mirino di una furia cieca mentre era in vacanza con la sua famiglia.



Alessandro Ferrerio, fratello di Davide, ha rilasciato un’intervista al Corriere di Bologna a margine della sentenza e ha sottolineato il calvario che la sua famiglia è costretta a vivere da due anni a questa parte, un dolore quotidiano e indelebile.

Davide Ferrerio, le parole del fratello Alessandro dopo la condanna di Nicolò Passalacqua

Alessandro, il fratello di Davide Ferrerio, ha parlato subito dopo la Cassazione e ha dichiarato al quotidiano che proseguirà la sua lotta per avere giustizia nonostante il piccolo sollievo per la condanna definitiva dell’esecutore materiale del tentato omicidio.



L’11 agosto 2022, Davide Ferrerio si trovava per le vie di Crotone e sarebbe stato picchiato selvaggiamente perché scambiato per un soggetto che avrebbe avuto una relazione social con una 16enne la cui madre, Anna Perugino (condannata a 8 anni in primo grado quale mandante del pestaggio), avrebbe organizzato la spedizione punitiva affidata a Passalacqua. Il reale bersaglio dell’azione, però, intuita la trappola di un finto appuntamento con la ragazza avrebbe deciso di non presentarsi liquidandola con un messaggio in cui asseriva di indossare una camicia bianca. Un indumento che quel giorno, per una tragica coincidenza, indossava proprio Davide Ferrerio.



Ci sentiamo un po’ più sollevati – ha detto Alessandro Ferrerio –, accogliere la richiesta della difesa di riqualificare il reato in lesioni sarebbe stata un’offesa. Se non è tentato omicidio questo, con un ragazzo che giace da due anni e mezzo in un letto di ospedale, allora quali sono i tentati omicidi? Non ci possiamo sentire soddisfatti, però, perché Davide è sempre lì, la sua non è più vita“.