L'INPS potrebbe allungare le rate dei debiti contributivi, ma soltanto per una determinata categoria.

I debiti contributivi sono da sempre una piaga sia per l’INPS, ma soprattutto per quei contribuenti a cui il costo pesa in modo critico nel loro portafoglio. L’idea di estendere la rateizzazione fino a 60 mesi potrebbe esserci, ma non per tutti.

Il Decreto che a stretto giro dovrebbe esser pubblicato in Gazzetta Ufficiale stabilisce che la decisione finale di concedere questa opportunità spetterà all’INAIL e all’INPS, che valuteranno minuziosamente la condizione finanziaria del richiedente.



Debiti contributivi fino a 60 mesi

Fonte: Freepik.com

La rateizzazione dei debiti contributivi verrà valutata in modo più approfondito qualora il richiedente voglia allungarla. Oggi, per qualunque cifra, è possibile dilazionare il pagamento sia all’INAIL che all’INPS fino a 24 mesi.

L’idea di allungare il pagamento del debito fino a 36 mesi oppure 60 sarà vincolata a due condizioni: la prima (uguale per entrambi i casi) impone la sussistenza di una difficoltà economica oggettiva — come una crisi, un processo concorsuale o una calamità naturale —, la seconda fa capo all’importo totale da restituire.



Sia l’INAIL che l’INPS potrebbero permettere la dilazione in 36 mesi qualora i debiti fossero pari o inferiori a 500.000€, mentre per cifre superiori a 500.000€ sarà possibile valutare un allungamento massimo di 60 mesi.

Le regole del Decreto

Il Decreto è stato già redatto e a breve potrebbe finire in Gazzetta Ufficiale. Dai primi dettagli tecnici si evince che i due organismi, INPS e INAIL, potrebbero approvare l’allungamento delle rate per i debiti richiesti dal 1° gennaio di quest’anno, purché non risultino già oggetto di recupero dell’Agenzia delle Entrate di Riscossione.



Da quando il Decreto entrerà in vigore nella G.U, il richiedente avrà 2 mesi di tempo per poter fare domanda (rigorosamente online).

Naturalmente starà – lo ripetiamo – ai due organismi valutare l’effettiva difficoltà del contribuente, che potrebbe trovarsi in una condizione economica complessa (anche temporaneamente).

Resta infine un’ultima possibilità, quella di poter chiedere una seconda rateizzazione (oltre alla prima), ma questo lo sapremo quando ci sarà il DL ufficiale.