Decadenza Todde, in Sardegna si va verso un secondo ricorso alla Consulta. L'ira dell'opposizione: "Blitz disdicevole per garantirsi l'impunità"

DECADENZA TODDE, NUOVO RICORSO?

La decisione di Alessandra Todde di spingere la Giunta regionale sarda a presentare un nuovo ricorso davanti alla Consulta ha riacceso lo scontro politico, provocando dure reazioni da parte del centrodestra, che ha accusato la maggioranza di aver compiuto un blitz istituzionale.

Il caso è esploso dopo l’approvazione del disegno di legge che recepisce il cosiddetto “salva casa”, poiché è passata una mozione dei capigruppo che impone alla Giunta di portare alla Consulta il caso del conflitto di attribuzioni tra enti.



Il nuovo ricorso prende di mira la sentenza emessa a maggio, che aveva rigettato la precedente impugnazione della presidente della Regione contro l’ordinanza del Collegio elettorale di garanzia. A irritare l’opposizione è stato anche il fatto che la questione non sia stata neppure discussa: è stata portata all’attenzione dell’Aula da Piero Comandini, a capo del Consiglio regionale, e subito dopo è arrivato il via libera.



Alessandra Todde con Giuseppe Conte dopo la vittoria M5s alle Regionali Sardegna (ANSA 2024, Fabio Murru)

A quel punto la minoranza ha deciso di abbandonare l’Aula in segno di protesta. Non era neppure un passo obbligato, visto solo l’Esecutivo detiene la competenza per avviare azioni legali in materia di conflitti di attribuzione.

DECADENZA TODDE, VERSO SECONDO RICORSO ALLA CONSULTA

Ad ogni modo, si va verso il secondo ricorso alla Consulta da parte della Regione Sardegna. Su incarico della Giunta, l’Avvocatura della Regione aveva depositato un primo ricorso contro la deliberazione del Collegio che sollecita l’Assemblea regionale a dichiarare decaduta l’esponente di M5s, alla luce di presunte irregolarità nel rendiconto elettorale che sono emerse nei mesi scorsi.



La Corte Costituzionale ha calendarizzato una prima udienza per il 9 luglio. Secondo fonti giornalistiche locali, non è escluso che i giudici costituzionali decidano di unificare i procedimenti, ipotesi che potrebbe determinare uno slittamento della discussione. Questa nuova mossa si inserisce nella linea difensiva adottata dal team legale di Todde, finalizzata a guadagnare tempo.

LA REAZIONE DELL’OPPOSIZIONE

Paolo Truzzu, di Fratelli d’Italia, ha parlato di “blitz disdicevole” e di istituzioni “usate a proprio uso e consumo” al solo scopo di mantenere le “poltrone“. Per il capogruppo di FdI nel Consiglio regionale sardo è inaccettabile che “l’immagine e la credibilità” della Regione vengano compromesse “per i capricci” della governatrice, che vuole “garantirsi l’impunità”.