Perché il Quirinale ha fatto modificare il testo del Decreto Sport (e cosa cambia): grandi venti, Sport e Salute e conti federazioni. Passo di lato di Abodi
IL PRESSING DEL COLLE E IL DECRETO SPORT CAMBIA: SI TORNA ALLA CAMERA PER LA TERZA LETTURA
Dopo un pressing durato dal Quirinale per giorni alla fine il Governo ha deciso di stralciare tre norme presenti all’interno del Decreto Sport con l’approvazione poi arrivato ieri al Senato con la modifica del testo di base che porterà, giocoforza, ad una terza lettura del dispositivo di legge alla Camera dei Deputati. La fretta per evitare la scadenza dei termini di legge – il decreto va approvato entro il 29 agosto 2025 – e la sensibilità politica di evitare uno “incidente politico” con il Colle dal momento che parte del Decreto sui grandi eventi sportivi sarebbe potuto essere rimandato in Parlamento, bocciando così il Governo.
È raro che un decreto legge ritorni alla Camera per una terza lettura generale, ma tant’è il dialogo-confronto a distanza fra il Quirinale e il Ministero dello Sport guidato da Andrea Abodi ha portato alla soluzione di stralcio delle norme più contestate e controverse: su tutte, l’inserimento della società statale “Sport e Salute” nella gestione dei grandi eventi di sport in Italia con contributi sopra i 5 milioni di euro.
A far discutere per anche le norme sulla commissione di controllo dei conti per le varie società professionistiche di basket e calcio: alla fine l’esecutivo ha deciso di rimuovere quelle parti, cambiando così il Decreto che è stato votato in maggioranza al Senato: ora serve tornare alla Camera dopo che il testo originario era già stato approvato lo scorso 29 luglio con l’immissione delle due norme – tramite emendamenti – che il Quirinale ha “mal digerito”, secondo quanto riporta oggi l’ANSA.
IL PASSO DI LATO DI ABODI E IL REBUS SUI GRANDI EVENTI (SPECIE PER IL TENNIS): ORA COSA SUCCEDE
In sostanza la Presidenza della Repubblica non giudicherebbe quelle materie così urgenti tali da ricorrere all’uso di un Dl: serve quindi il passo indietro del Centrodestra che dovrà ora organizzare un disegno di legge composito con tempi di approvazione molto più lunghi. Per la norma su “Sport e Salute” è l’articolo 9 quater ad essere “incriminato” e contestato – secondo le fonti raccolte da “La Repubblica” e l’ANSA – dal Quirinale: l’idea del Decreto scritto da Abodi era quello di prevedere procedure «a evidenza pubblica e delle norme che regolano le modalità di selezione e reclutamento del personale».
In tal senso, il Governo voleva colmare la richiesta di nuova governance che l’Atp Finals di tennis (in programma a Torino anche per i prossimi anni, ndr) prevede in termini di organizzazione, ovvero con l’ingresso della governativa “Sport e Salute” accanto alla Federazione Italiana Tennis in clamorosa crescita dopo l’onda lunga dei trionfi di Jannik Sinner. La seconda norma invece prevedeva l’assunzione di personale con “corsia preferenziale” dalle varie federazioni sportive: in entrambi i casi, si è scelto di intervenire anche se dal Governo viene specificato che le modiche sul testo riguardano solo le norme sull’articolo 11 (per calcio e basket), e non il tema di “Sport e Salute”.
«Ho fatto un passo al lato, ora è il Parlamento, con la mediazione del governo, a discutere col Quirinale»: così ha spiegato il Ministro Abodi durante la seduta ieri in Senato, prima dell’approvazione con lo stralcio delle norme contestate. Tra le forti proteste dell’opposizione che parla di “sconfitta del Governo” nel tentativo di voler gestire “la gallina dalle uova d’oro” che è oggi il tennis italiano.
L’esecutivo smentisce tale ricostruzione e fa intuire che presto potrebbe essere presentato un disegno di legge per evitare di entrare in contrasto con le indicazioni dello staff del Presidente Mattarella. Tra i timori di Governo e opposizioni vi era anche l’eventuale rimando del testo originario del Decreto Sport in Parlamento senza la firma al Quirinale: questo per legge avrebbe portato alla nuova convocazione dei parlamentari in piena pausa estiva.