L'importo previsto come deducibilità sulle tasse pagate al collaboratore domestico prevede un tetto e una condizione specifica da rispettare.
La Legge ammette un tetto massimo di deducibilità sui contributi pagati al collaboratore domestico. Si tratta di un beneficio fiscale applicabile non solo alle quote assistenziali ma anche a quelle previdenziali.
La figura del collaboratore spazia dai badanti ai baby sitter, dai giardinieri a coloro che supportano gli anziani (anche più gravi). Insomma, rientrano nella categoria chiunque aiuti il nucleo familiare a sostenere una vita a ritmi regolari.
Qual è la deducibilità per un collaboratore domestico
La deducibilità sulle tasse pagate ad un collaboratore domestico è una possibilità prevista dalla normativa fiscale vigente, che prevede l’inserimento delle voci in dichiarazione e al rigo E23.
Occorre precisare che il benefit fiscale è applicabile soltanto se il collaboratore rientri in una delle due categorie ammissibili: risorse che aiutano l’intero nucleo familiare (o la singola persona) e chi si occupa dei soli servizi domestici.
Infine va detto che l’unica quota da poter dedurre dalle imposte è quella che viene pagata dal datore di lavoro (e non la parte che il dipendente versa all’ente previdenziale).
Limiti e importi
Il limite massimo di deducibilità previsto dall’agenzia fiscale è pari a 1.549,37€ annui. Il calcolo viene effettuato escludendo la competenza prevista ad ogni trimestre, e facendo prevalere il principio di cassa.
Il meccanismo in questione implica di ridurre il capitale già pagato, considerando il tetto da poter dedurre come quote sia assistenziali che previdenziali.
É tuttavia possibile includere nel benefit anche i contributi pagati in caso di assunzione di una badante reperita tramite agenzia interinale, a patto che quest’ultima comprovi previa documentazione, il codice fiscale e i dati anagrafici del prestatore.
Qualora il datore di lavoro morisse, gli eredi – a patto di pagare regolarmente i contributi – potranno godere delle medesime condizioni per la deducibilità delle tasse.
Libretti di famiglia inclusi
All’interno della dichiarazione fiscale la deducibilità è ammessa anche nel caso i contribuenti utilizzino i libretti di famiglia. Si tratta di agevolare gli iter burocratici a favore dei cittadini che si servono di un badante o di un collaboratore in modo saltuario (senza esercitare attività d’impresa).
Per chi invece non l’avesse utilizzato, il libretto è composto da diversi voucher da 10€ con cui è possibile pagare il professionista, a patto che la retribuzione di ogni singolo ticket venga garantita per un tempo non superiore all’ora di lavoro.