Nuovo aggiornamento sul delitto di Garlasco con gli inquirenti che sono al lavoro per ricostruire la rete di amicizie di Andrea Sempio
Continuano a tutto campo le indagini riguardanti il delitto di Garlasco e l’ultima novità riportata dai media in queste ore, a cominciare da Fanpage, riguarda il fatto che gli inquirenti avrebbero acquisito i vecchi registri della scuola di Andrea Sempio, precisamente quelli del quinto anno. L’indagato di questa nuova inchiesta si è infatti diplomato nel 2007, poche settimane prima che la povera Chiara Poggi venisse uccisa da Alberto Stasi, o forse da un’altra persona.
Sempre nell’ambito dello stesso filone di indagini, saranno sentiti anche i vecchi compagni dell’assistito di Massimo Lovati, nonché i suoi professori, di modo da cercare di ricostruire quale fosse la rete di frequentazioni del ragazzo all’epoca dei fatti. Alla base di questo enorme lavoro di indagini vi è la recente scoperta di un dna ignoto nel cavo orale di Chiara Poggi, una traccia genetica che, se si confermerà con è stata assassinata, potrebbe portare a riscrivere il caso, visto che quella sarebbe senza ombra di dubbio “la firma” dell’assassino.
DELITTO DI GARLASCO, RISENTITI GLI AMICI
Il dna di un ignoto nella bocca della povera vittima può esserci finito solo in due modi: Chiara Poggi ha magari tentato di mordere la mano del suo assassino oppure quest’ultimo, cosa più probabile, le ha messo una mano sulla bocca per evitare che la stessa potesse gridare e chiedere aiuto. Resta comunque da capire cosa centri Andrea Sempio in tutto ciò, tenendo conto che il dna di ignoto 3 non appartiene a lui ne tanto meno a Stasi e a tutte le persone conosciute che hanno frequentato casa Poggi e la scena del crimine dopo l’omicidio.
Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, gli inquirenti potrebbero ascoltare anche tre storici amici di Sempio e Marco Poggi, leggasi Mattia Capra, Roberto Freddi e Alessandro Biasibetti, oggi ritiratosi in un convento, essendo un frate domenicano.
Sono già stati sentiti lo scorso marzo e hanno già fornito anche il dna (alcuni di loro sarebbero stati anche perquisiti), ma verranno riascoltati per ricostruire appunto la rete di amicizie. Stando a quanto riferisce ancora il quotidiano di via Solferino, nella casa di Sempio, durante la perquisizione degli scorsi mesi, vennero trovati migliaia di fogli e di scritti, che magari potrebbero far emergere qualcosa che fino ad ora era stato tralasciato dagli inquirenti.
DELITTO DI GARLASCO, LA FIGURA DI BERTANI E I 30 DNA DA COMPARARE
Negli ultimi giorni, da quando è emerso il nuovo dna, i fari si sono nuovamente riaccesi sul povero Michele Bertani, che si uccise nel 2017, l’anno di un’altra indagine ai danni di Andrea Sempio. Potrebbe essere suo il dna? Sembra che il corpo del ragazzo sia stato cremato dopo il suicidio di conseguenza bisognerebbe provare a fare una comparazione con la traccia genetica dei genitori del giovane. ù
In totale saranno effettuate ben 30 comparazioni per cercare di dare un nome e un volto a quella traccia di dna prelevata dal palato di Chiara Poggi e nel calderone ci finiranno dentro ovviamente carabinieri, soccorritori, medici in sala autoptica, ma anche dipendenti delle pompe funebri e tutta una serie di addetti ai lavori.
Gli inquirenti sperano ovviamente che il dna non appartenga ad uno di loro, visto che si tratterebbe di una semplice contaminazione, e se così fosse allora potremmo essere davvero vicini ad una possibile svolta nel giallo di Garlasco.
Va detto, per correttezza di informazioni, che difesa e accusa si stanno scontrando su questa traccia, visto che se per la procura vi sarebbe una traccia di dna netta, per i consulenti della famiglia Poggi, come Marzio Capra, il dna in questione sarebbe esiguo e senza dubbio da contaminazione. Staremo a vedere quale delle due scuole di pensiero avrà ragione: fino ad oggi hanno sempre avuto la meglio la difesa di Sempio e la famiglia Poggi, ma questa volta come andrà a finire?